Le tolgono il cellulare per punizione: 14enne dà fuoco al dormitorio e uccide 19 studentesse. È successo nella serata della scorsa domenica, 22 maggio, in Guyana, nella città di Mahdia. Gli educatori le tolgono il cellulare per punizione e la ragazzina di 14 anni dà fuoco al dormitorio, uccidendo 19 studentesse e il ferimento di altre nove, di cui alcune piuttosto gravi.
Secondo quanto riportato dalle autorità locali dietro il gesto della ragazza ci sarebbe il sequestro del cellulare con cui era stata punita dopo la scoperta della relazione tra la ragazza e un uomo più grande.
Secondo alcuni testimoni dopo la confisca del telefono, la giovane si arrabbiata moltissimo al punto che ha iniziato a urlare, minacciando di incendiare l’edificio. La 14enne sarebbe poi passata dalle parole ai fatti recandosi in un bagno dove avrebbe spruzzato dell’insetticida su una tenda a cui avrebbe dato fuoco con un fiammifero.
Nel momento dell’incidente, la guardiana aveva chiuso le porte del dormitorio per impedire alle ragazze di uscire durante la notte. A causa della confusione causata dalle fiamme, la donna, che aveva perso sua figlia di cinque anni, non riusciva a trovare le chiavi. I soccorritori stessi hanno dovuto creare varchi nel muro per aiutare le persone intrappolate. La presunta responsabile dell’incendio si trova in ospedale a causa delle ustioni, ma non corre pericolo di vita.
Secondo Leslie Ramsammy, consulente del ministero della salute, una volta dimessa, la giovane dovrebbe essere trasferita in un carcere minorile, dove rimarrà fino al raggiungimento della maggiore età. Il compagno della giovane rischia anche lui, potendo essere accusato di stupro dato che la ragazza ha meno di sedici anni.
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