Gavorrano, botte e umiliazioni al padre ridotto come uno schiavo: costretto a dormire in auto col cane. Un uomo è accusato di aver maltrattato e umiliato il padre settantenne, ridotto a uno schiavo. Nel corso dell’interrogatorio con il giudice Marco Mezzaluna a Grosseto, ha confessato le botte e le umiliazioni inflitte insieme alla madre, e ha chiesto scusa per le sue azioni. Tuttavia, la madre ha scelto di non rispondere alle accuse. La vicenda è stata scoperta grazie alle intercettazioni dei carabinieri, avviate a seguito della denuncia di una vicina di casa.
Emergono ulteriori particolari sulla storia, che ha fatto scalpore a Gavorrano durante il periodo di Natale e le scorse settimane. L’anziano era stato maltrattato con percosse, insulti, vessazioni, e veniva umiliato regolarmente. Gli addetti a un negozio locale hanno raccontato che il settantenne faceva la spesa con i soldi contati e che, se superava il budget, implorava uno sconto per evitare ulteriori botte. Inoltre, spesso dormiva in auto vestito solo di un giubbotto leggero con il cane come unica compagnia.
Le accuse shock
Dall’ordinanza del giudice emerge che la vittima doveva girare nuda per casa e pregare di non subire ulteriori violenze. I vicini hanno anche riferito di abrasioni al cuoio capelluto e di lividi in faccia, causati dalle violenze della madre e del figlio. Inoltre, la famiglia intimidiva l’anziano con minacce di morte e di violenza fisica.
Come riporta ‘Il Corriere della Sera’, nonostante la confidenza acquisita con i vicini, l’anziano aveva sempre rifiutato di denunciare la situazione. Durante le indagini, la famiglia era tornata nella loro regione d’origine, il Piemonte, ma è stato loro imposto un divieto di avvicinamento all’anziano anche lì. Il figlio ha giustificato le sue azioni con lo stress lavorativo e ha dichiarato di pentirsi di quanto accaduto.
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