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Compra casa all’asta per 1,2 mln ma l’ex proprietario vince la causa contro i creditori e la riottene

Compra casa all’asta per 1,2 mln ma l’ex proprietario vince la causa contro i creditori e la riottene. Una coppia australiana che ha comprato una casa all’asta, e ci ha vissuto per cinque anni, è stato dato uno sfratto esecutivo dopo che un tribunale ha scoperto che non l’hanno mai realmente posseduta. Jess e Jackie Morecroft hanno pagato più di 1,2 milioni di dollari australiani (725mila euro) per la proprietà a Mermaid Beach, sulla Gold Coast, in un’asta nel marzo 2018.

Si tratta di un’abitazione considerata lussuosa in quanto si trova a pochi passi dalla spiaggia, dettaglio che ne ha aumentato il valore fino a superare i 2,7 milioni di dollari (circa 1,5 milioni di euro). Inoltre, la coppia ha affrontato una battaglia legale durata cinque anni per mantenere la casa. Questo perché il precedente proprietario ha avviato un’azione legale nel settembre 2018 per riottenerla (un po’ come il caso dello yacht di Briatore). La casa è finita in vendita dopo che l’anziana di 83 anni non ha pagato il mutuo, ma aveva un motivo valido.

La beffa per le banche

La donna non sapeva di avere acceso un mutuo in quanto era stato un parente falsificando la sua firma. I fatti sono emersi a margine di alcuni controlli e la Corte Suprema, nel febbraio 2023, ha stabilito che l’83enne era ancora la legittima proprietaria. I giudici hanno incastrato il parente dell’anziana che ha provocato tutto. Quando gli istituti di credito hanno sequestrato la casa, la signora aveva presentato un avviso del suo valido reclamo ma l’iter è andato avanti e l’abitazione è finita all’asta. Poi il 1 giugno 2018 la coppia ne entra in possesso, ma la battaglia legale a quel punto è già partita.

La Corte Suprema a febbraio ha ritenuto che l’ipoteca sulla casa fosse stata “procurata con la frode di un’altra persona”. Il tribunale ha inoltre ritenuto che le verifiche dei finanziatori sono stati “del tutto inadeguati”, restituendo quindi la casa alla signora, che ha l’Alzheimer ed era rappresentata in tribunale dalla figlia adulta. Il tribunale ha anche deciso che, sebbene i Morecroft non avessero un diritto legale sulla casa, avevano il diritto di recuperare il valore attuale di 2,7 milioni, dagli istituti di credito che l’hanno venduta ingiustamente.

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