Scoperta la causa dei capelli grigi: “Comportamento senza precedenti”. Un team internazionale di ricercatori guidato da Mayumi Ito della New York University School of Medicine, ha scoperto la causa dei capelli grigi. La comparsa è causata da un “comportamento senza precedenti nelle cellule staminali responsabili del loro colore”.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature e ripreso dal quotidiano francese Le Monde, rivela il comportamento delle cellule staminali, che “danno origine ai melanociti, responsabili della produzione di melanina che colora capelli e protegge la pelle dalle devastazioni delle radiazioni ultraviolette”.
Utilizzando sistemi di marcatura di queste cellule “nel bulbo pilifero”, alla base del pelo dei topi, “i ricercatori sono stati in grado di seguirne le trasformazioni e i movimenti” per osservare che “durante la riproduzione ciclica del capello, le cellule staminali si spostavano tra le diverse regioni del bulbo, differenziandosi in cellule intermedie prima di trasformarsi in melanociti, e che alcune di esse finivano per de-differenziarsi per poi ritornare al loro stato iniziale, prima di cominciare un nuovo ciclo di trasformazione”.
Comportamento mai osservato prima
“Questo comportamento di ‘lasciare’ e poi ‘tornare’ alla loro fase iniziale non era mai stato osservato prima”, scrivono Carlos Galvan e William Lowry, dell’Università della California a Los Angeles, in un commento che accompagna lo studio pubblicato da Nature: “Questa scoperta sfida un dogma di questo campo di studi, secondo cui le cellule adottano progressivamente stati più differenziati, a meno che il sistema non venga interrotto da lesioni o dal cancro”.
Pertanto le osservazioni di Mayumi Ito e dei suoi colleghi mostrano che questo movimento di “andare” e poi “tornare” delle cellule staminali “finisce per indebolirsi nel tempo, portando a un inaridimento dei melanociti che assicurano la pigmentazione dei capelli”. Secondo i ricercatori, questo riscontro suggerisce che “modulare la mobilità di queste cellule staminali potrebbe rappresentare un nuovo approccio per prevenire l’ingrigimento”.
In questo contesto, l’invecchiamento precoce delle cellule staminali che danno origine ai melanociti “potrebbe costituire una strategia evolutiva per prevenire l’insorgenza di melanomi” perché “se queste cellule smettono di replicarsi, non possono acquisire le mutazioni che portano al cancro”, come annotano Carlos Galvan e William Lowry. Lo studio è ancora in fase di sperimentazione.
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