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Camila Giorgi: “Mio padre dispotico? Voglio smentire alcune voci. Berrettini e Satta? C’è invidia sui social”

Camila Giorgi: “Mio padre dispotico? Voglio smentire alcune voci. Berrettini e Satta? C’è invidia sui social”. Camila Giorgi sul padre, la vita fuori dallo sport e non solo, la campionessa di tennis marchigiana, 31 anni, si racconta a tutto tondo in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Rarissime le foto in cui giochi a tennis, Camila.
«La mia vita non è solo sport. Ci sono altri canali su cui seguire i risultati dei tornei. Sui social ho voglia di condividere di me altre cose. La mia femminilità, il mio essere donna, anche una camicetta che mi piace, se mi va. La vita privata no: quella è solo mia. Mi ritengo una persona introversa, mi racconto così. Sono solo foto…».

Chi dice che con quelle gambe da quattrocentista avrebbe potuto vincere molto di più, non ha torto. Camila, tanto per cambiare, non è d’accordo. Perché?
«Non ricordo nulla dei miei match: appena finito, rimuovo tutto. I miei genitori mi hanno insegnato che la vita è molto più del tennis. Si parla sempre del babbo, dicono che mi controlla, che è dispotico. Falso. Gli dedico ogni successo, mi allena da sempre, in me ha creduto sin dall’inizio: gli devo tutto. Non è vero che mi chiede di giocare fino a quarant’anni: non ho nessuna restrizione, l’ultima parola è sempre mia».

Camila Giorgi: “Mio padre dispotico? Voglio smentire alcune voci”

[…] L’odio sui social la tocca? Sotto le sue foto non mancano commenti sboccati. E cosa pensa del suo collega Matteo Berrettini, travolto dagli haters per la relazione con Melissa Satta?
«Come puoi criticare una persona che non conosci, e che magari si è presa del tempo per sé come Matteo? Io se non mi piace qualcuno resto chilometri lontana, ma dietro una tastiera si può nascondere chiunque e qualsiasi cosa. Anche una grande tristezza. Viviamo in un mondo così: si fa tutto nell’anonimato, di nascosto, è avvilente. C’è tanta invidia in giro, la gente parla senza conoscerci e senza sapere. A me non cambia niente. Io sono impermeabile alle critiche, freddissima».

Anche alle polemiche per la vicenda dei vaccini?
«Le indagini in corso sono sulla dottoressa vicentina, che per coprirsi le spalle ha fatto i nomi dei personaggi famosi, non su di me. Io sono vaccinata in diversi posti: vaccinata e tranquilla, sennò non avrei potuto giocare in questi mesi, come ho fatto. Per me questa storia è finita».

A 31 anni intravvede un futuro dopo il tennis?
«Ho tanti progetti, da costruire poco a poco. Mi piace scrivere per hobby: un romanzo per bambini è tra i miei sogni. Non mi metto fretta, giocherò a tennis finché ne ho voglia. Poi mi vedo in campo con i piccoli e le persone con disabilità. Un domani vorrei dedicarmi soprattutto a questo».

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