Truffe romantiche online, con un trucco raggivarano donne sole: 8 arresti. Otto persone sono state arrestate dalla polizia, su richiesta del gip di Roma per i reati delle cosiddette truffe romantiche online, nei confronti di donne sole. Gli arrestati utilizzavano un trucco molto semplice: i falsi profili social, con descrizioni e foto di uomini affascinanti. Così riuscivano a sedurre donne sole e convincerle a inviare loro denaro. Le accuse vanno da truffa aggravata a riciclaggio e sostituzione di persona.
Con questo modus operandi gli otto criminali sono riusciti a truffare 32 donne. Tuttavia, solo 8 hanno formalizzato una denuncia. Il provento illecito della truffa è stato di circa 400mila euro nel periodo dal 2018 al 2021. L’indagine è scattata dalla denuncia di una signora contattata su Facebook da tale “Larry Brooks”, sedicente ufficiale dell’esercito statunitense, di stanza in Siria, con la foto profilo raffigurante un affascinante uomo di mezza età.
Dopo aver instaurato una vera e propria relazione sentimentale online, l’uomo prometteva un futuro insieme. Fino a convincere la vittima ad effettuare diversi bonifici per consentirgli di far fronte alle difficoltà economiche che gli impedivano di congedarsi e giungere finalmente in Italia. Per rendere più verosimile la truffa architettata, i criminali si sono poi spinti a creare fittizie identità di studi legali per confermare, utilizzando comunicazioni via mail, le esigenze ed urgenze economiche di “Larry Brooks”.
Truffe romantiche online: 8 arresti nel Lazio
Le prime indagini condotte sul web e sui flussi finanziari non solo hanno confermato tutto, ma è emerso anche che il profilo falso ha truffato numerose donne. L’indagine ha rivelato che ci sono state 32 vittime accertate nel periodo dal 2018 al 2021, con un provento illecito di circa 400mila euro.
La polizia ha condotto un’attività investigativa utilizzando tecniche classiche di investigazione per identificare gli indagati. Decisive le analisi del traffico delle comunicazioni internet e dei flussi finanziari. Grazie a questa attività, gli indagati sono stati individuati nel Lazio. I conti correnti del gruppo criminale sono stati utilizzati per ricevere somme di denaro truffato, inviate direttamente dalle vittime, e poi incassate o trasferite su conti di complici.
Gli indagati sono stati accusati anche del reato di sostituzione di persona, poiché il nome “Larry Brooks” esiste realmente negli Stati Uniti e la foto utilizzata nei profili falsi appartiene a un avvocato statunitense che ha presentato denuncia alle autorità americane. In molti casi, il denaro è stato inviato all’estero per condividere i proventi della truffa.
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