Aurora Ramazzotti: “Gravidanza dura. Per strada persone inopportune. E quando ho scoperto il sesso…”. Aurora Ramazzotti sulla gravidanza e non solo, la figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker racconta i primi mesi di doce attesa in una intervista a ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] Come sono stati i primi tre mesi?
«Duri. Non solo perché ho avuto molte nausee, ma anche perché la gente mi fermava per strada e mi chiedeva di tutto. Io non volevo parlarne, ma sorridevo lo stesso».
Che cosa le chiedevano?
«Le solite cose: come va, sei felice… Capisco la buona fede, però è facile diventare inopportuni. È un momento delicato, intimo, pieno di insicurezze. E non è solo perché il primo trimestre è a rischio. Ci sono quelle che adorano essere incinte – come mia madre – e altre, come me, che fanno più fatica: non è stato il periodo idilliaco che mi era stato dipinto, ero emozionata ma anche impaurita. Ed è doloroso parlarne perché ti senti sbagliata. Se manifesti questi pensieri, mi dicevano che dovevo essere felice. La gente non accetta che tu possa vivere questa cosa in un modo diverso dall’entusiasmo».
Ci sono tante sfumature.
«Esatto: c’è anche chi non vuole tenerlo, chi ha scoperto che il bambino che aspetta ha una malattia genetica, chi è incinta dopo una serie di aborti spontanei. Bisogna avere rispetto per le scelte che le donne vogliono fare sul loro corpo, in tutti i sensi. C’è anche chi non vuole avere figli, e a chi non interessa».
Avete 26 e 27 anni, siete benestanti: potreste fare tutto e scegliete di fare un figlio. Qualcuno vi ha detto: chi ve lo ha fatto fare?
«Tutti i nostri amici, praticamente. Sconvolti. La mia generazione vede la genitorialità come qualcosa che ti toglie. Forse io non sono così spaventata all’idea perché ho l’esempio di mia madre, per cui so che è possibile avere un figlio e anche una vita, so che la maternità può essere un’aggiunta non una sottrazione».
Nessun timore di non essere all’altezza?
«Non è che sono la persona più risolta del mondo, eh? L’idea di prendermi la responsabilità, per tutta la vita, di un altro umano, ecco, non è stato facile, ci sono stati dei momenti, nel corso della gravidanza, in cui ho detto: che cavolo sto facendo? Soprattutto dopo avere scoperto che è maschio».
Aurora Ramazzotti: “Gravidanza dura. E quando ho scoperto il sesso…”
Cambia qualcosa?
«Io d’istinto volevo la femmina, non perché avessi una preferenza, ma perché ho molta paura di crescere un maschio».
Perché?
«Sono una donna, ho visto crescere più sorelle che fratelli, avrei avuto più esperienza. A una bambina potrei insegnare come difendersi da tutto quello che ho affrontato io…».
Però c’è Goffredo accanto a lei.
«Io lo amo tantissimo, non faccio testo. Però lui è davvero una persone incredibile. È un’anima antica intrappolata in un corpo giovane. Devo ringraziare tantissimo sua madre Francesca, che dice sempre: “Lo ho cresciuto pensando all’uomo che avrei voluto incontrare”. E si vede».
Vi sposerete?
«Oggi l’idea di stare insieme tutta la vita è quasi un’utopia. Io non ho vissuto chissà che esempi di matrimoni duraturi, lui invece ha i genitori che stanno insieme da 37 anni, ed è stato quindi lui a insegnarmi a pensare al futuro, a immaginare di costruire qualcosa insieme»
[…] I suoi genitori che diventano nonni, invece, non fanno mistero di essere felicissimi.
«Mio padre è contento, mi chiede, è tenerissimo, mi emoziona. Mia madre è tutta un’altra storia: non si tiene, è come se avesse un figlio lei».
[…] Perché ha abbandonato l’università?
«Per tante ragioni. La principale è che ho ricevuto una minaccia di morte e ho dovuto iniziare a girare con la guardia del corpo e a cambiare il mio stile di vita. Non è stato un periodo facile».
Seguici anche su Facebook. Clicca qui
Aggiungi Commento