Americani uccisi in Messico, narcos catturano e consegnano i killer con un biglietto di scuse. Svolta nel caso degli americani uccisi in Messico, i narcos catturano e consegnano i killer. Protagonisti i cosiddetti Escorpiones, una gang legata al cartello del Golfo, che ha fatto ritrovare in strada i presunti killer di due americani uccisi a Matamoros, nello stato di Tamaulipas, vicino alla frontiera con gli Stati Uniti. Ed hanno anche chiesto scusa per quanto è avvenuto, con un biglietto.
Tutto è iniziato lo scorso venerdì, 3 marzo, quando quattro citradini americani del Sud Carolina sono entrati nella cittadina a bordo di un van. Secondo una prima ricostruzione, la vettura è stata bloccata da uomini armati che hanno aperto il fuoco. Un video mostra i banditi spingere una donna dentro un pick-up e trascinare un corpo. Le autorità statunitensi subito si mettono in moto, offrendo una taglia di 50 mila dollari a chiunque abbia informazioni sul caso.
I familiari degli scomparsi chiedono aiuto. Secondo la loro versione i quattro erano a Matamoros per ragioni mediche, pratica piuttosto comune per gli americani visto che in Messico le cure costano meno. Interviene anche la polizia messicana che arresta un uomo. Secondo gli inquirenti, i responsabili degli spari potrebbero aver confuso gli americani per dei trafficanti rivali di immigrati clandestini haitiani.
Americani uccisi in Messico, narcos catturano e consegnano i killer: “Scusateci”
Questo tipo di attività è molto redditizio e i membri delle gang possono gestirlo o estorcerne il pizzo. Si sta indagando sul ruolo di un capo, conosciuto con il nome di “la Kena” o “Ciclon 19”, che fa parte del cartello del Golfo. Al momento, le autorità stanno cercando di identificare il suo nome e di tracciare un profilo dettagliato. Due degli ostaggi, Shaeed Woodward e Zindell Brown, sono trovati senza vita, uno invece è ferito e un quarto in buone condizioni.
A quanto si apprende, le due vittime avevano precedenti per droga. Di conseguenza, gli investigatori non escludono altre ipotesi, tra cui quella di una faida tra bande. Nel frattempo, i familiari insistono sul viaggio in Messico per cure mediche. Le diverse versioni dei fatti, come spesso accade, si intrecciano e ciò contribuisce ad aumentare la confusione. A quel punto il colpo di scena: interviene il cartello del Golfo e consegna il commando responsabile dell’agguato alle autorità in un modo spettacolare.
I cinque individui vengono legati con le mani dietro la schiena, in prossimità di un cartello che spiega il ruolo dei Los Escorpiones. Il messaggio inviato può essere visto come surreale o reale, a seconda dei punti di vista. I banditi affermano di volere la pace e la tranquillità a Matamoros, si scusano per le conseguenze dell’agguato, precisano di aver punito elementi che hanno agito in modo autonomo disobbedendo agli ordini e promettono di adottare una linea dura anche in futuro. La questione rimane una pagina aperta della cronaca nera messicana.
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