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Ora legale 2023, lancette avanti e un’ora di sonno in meno: la data

Ora legale 2023, lancette avanti e un’ora di sonno in meno: la data. L’inverno ormai è quasi alle spalle e con esse anche le giornate con più oscurità che luce. Man mano che ci avviciniamo alla Primavera, infatti, le giornate si allungano e le ore di chiaro superano quelle buie. A dare man forte alla luce naturale, torna l’ora legale. Alle 2 della notte tra sabato 26 e domenica 26 marzo, infatti, le lancette dell’orologio andranno spostate avanti di un’ora.

Quasi tutti i telefonini e i dispositivi elettronici hanno ormai già il cambio d’ora automatico attivato, quindi avremo ben poco da spostare manualmente, ma sempre meglio controllare. Si dormirà dunque un’ora in meno, ma si avrà più luce la sera. E questo consentirà un importante risparmio energetico. L’ ora solare, invece, tornerà domenica 29 ottobre 2023.

Ora legale 2023: le origini

In Italia l’ora legale è stata reintrodotta nel 1966, con l’obiettivo di risparmiare a livello energetico sull’illuminazione elettrica. Inizialmente era una scelta legata ad una misura d’emergenza di guerra. Grazie a questa riorganizzazione oraria è possibile, infatti, statistiche alla mano, risparmiare luce elettrica in favore di luce solare per molti mesi.

Secondo le statistiche, l’avvicendamento tra ora solare e ora logale in Italia ha permesdo di risparmiare ben 900 milioni di euro in 6 anni, per un risparmio quantificabile in circa 6 miliardi di Kilowatt/h. Anche se bisogna sottolineare che si ha un maggiore consumo di carburante consumato, aumentando le ore di tempo libero diurno. Secondo alcune ricerche, infatti, si circola di più con l’auto dopo l’orario di lavoro, prima della cena.

Un altro aspetto di non poco conto è l’impatto che ha sul nostro organismo il cambio d’ora, soprattutto nei primi giorni. A partire dai disturbi dovuti all’alterazione del ciclo sonno-veglia. Un effetto molto simile al cosiddetto jet lag, ovvero il fenomeno che si riscontra viaggiando in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari. L’organismo potrebbe reagire così con insonnia, stanchezza e irritabilità.

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