Tiberio Timperi: “Divorzio? Ho passato 18 anni che avrebbero ucciso chiunque”. Tiberio Timperi sul divorzio la carriera, il primo amore professionale e non solo, il giornalista e conduttore, 58 anni, si racconta in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
«Sono molto deluso dal genere umano, sì. Sin da piccolo mi chiamavano Tiberio il vecchio, ma io non sono mai riuscito a fregarmene delle cose sbagliate che vedo, non ce la faccio a buttare tutto alle spalle e far finta di niente».
[…] Sente di non essere stato del tutto capito professionalmente?
«Credo di avere un potenziale che non è stato esplorato nella sua totalità. Ma, appunto, capita. Diciamo che ultimamente c’è sempre meno voglia di rischiare ma piuttosto si va sull’usato sicuro. Io so tutto quello che ho fatto».
[…] Come ricorda i suoi inizi?
«Dopo la radio, la mia prima passione, sono approdato a Telemontecarlo mentre in Rai sono arrivato con un provino, cosa impensabile nell’era delle pubbliche relazioni sulle terrazze romane. Tra le cose di cui vado fiero, l’aver lanciato la serata delle cover in Sanremo top: sfido chiunque a dimostrare che non andò così. Poi altri hanno usato l’idea».
La bellezza, per lei, ha avuto un peso?
«Certo. Una volta si privilegiavano persone che oltre ad avere qualcosa da dire proponessero anche un certo garbo e la famosa bella presenza. Io però non mi sono mai sentito bello: fino a una certa età ero piuttosto cicciottello e brufoloso, mi piaceva fare casino in compagnia ma non conquistavo le ragazze facilmente».
Tiberio Timperi: “Natasha Hovey? Penso a noi quando rivedo quel film”
Eppure tra i suoi amori c’è anche il sogno di molti, Natasha Hovey.
«Avevo letto una sua intervista in cui diceva che cercava il principe azzurro e faceva un elenco delle sue caratteristiche: mi ci ritrovavo. Dovevo andare al Costanzo Show in una puntata in cui c’era anche lei, ma Fede (era l’epoca del Tg4) non mi diede il via libera. Feci in modo allora di avere il suo numero… che dire, è stato un bel periodo, ho un ricordo bellissimo, di una ragazza dalla dolcezza unica. Ogni volta che rivedo Acqua e sapone penso a noi a Campo de’ Fiori».
Vede che è un romantico?
«Un romantico che strada facendo si è incastrato in una serie di sovrastrutture. Ho dovuto remare e infine sono entrato anche in tempesta: qualche albero è crollato ma sono un sopravvissuto. E quando le cose vanno male, capisci anche quanto vali. Ma mi restano dei graffi nel cuore, non solo sulla pelle».
Il riferimento è al suo doloroso divorzio?
«Da un certo momento in poi la mia vita ha preso un’altra direzione: è stato molto, molto pesante, ma va bene così. Ho altre fortune, come non lavorare: di fatto assecondo solo la mia passione. I miei amici di recente mi hanno detto: Tiberio, tu rispetto a noi hai realizzato i tuoi sogni. È una gran cosa avere chi te lo ricorda. Ho passato 15, 18 anni che avrebbero ucciso chiunque, ma ora ne sono uscito: bruciacchiato, tumefatto, ma ci sono ancora».
[…] Ha lavorato anche con Mike Bongiorno.
«Una persona deliziosa, preciso sul lavoro ma anche un signore: quando finimmo di lavorare mi mandò una lettera per dirmi che si era trovato bene con me e mi augurava tanta fortuna. Fu una grande gioia riceverla, sulla sua carta intestata… chi farebbe più oggi una cosa così».
Tiberio Timperi: “Divorzio? Ho passato 15-18 anni terribili”
Il suo primo amore, però, è stata la radio.
«In radio gli occhi verdi non servono ma la parlantina sì. Resto convinto che anche in tv chi ha fatto radio abbia una marcia in più. Mi manca moltissimo ma se non me la fanno fare non è colpa mia: non c’è trippa per gatti».
E come mai?
«O non sono simpatico o non appartengo a un certo giro. Ma non credo di aver disimparato. Anzi, nel corso degli anni si ha sempre qualcosa in più da dire, lo dimostra bene Linus che è la Rolls-Royce dei radiofonici».
Non la ritengono simpatico, quindi?
«Sono simpatico ma ho i miei tempi per aprirmi e ormai vanno tutti di fretta… Inoltre porto sempre in dote la mia sincerità e le mie competenza ma a volte servono altre qualità. Ho il difetto di non essere ipocrita, non lubrifico i contatti umani in base alla professione».
Ha pochi amici?
«Quelli di sempre, che per definizione sono pochi. Un ex compagno di banco del liceo, due amiche di infanzia, un mio ex direttore di Telemontecarlo. Direi basta».
[…] Le piacerebbe innamorarsi di nuovo?
«Dovrebbero rifare Agenzia matrimoniale per quelli che si separano a 50 anni. Lo penso seriamente, perché se succede, a quel punto che fai? Se vai in discoteca potrebbero essere tutti tuoi figli: cosa racconto a una di 25 anni? Sarei ridicolo. Inoltre, nel mio caso, c’è il rischio di essere avvicinato per quello che rappresento: molte sono interessate alla scatola, diventi sospettoso. Spero sempre che la vita mi sorprenda quando meno me lo aspetto ma, in generale, tutti si cercano, pochi si trovano e molti si accontentano: io non ho intenzione di accontentarmi».
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