Supercoppa a Riyad, Codacons contro la finale all’estero: “Abbiamo fatto una richiesta alla Lega Calcio”. Come ogni anno da ormai parecchio tempo, il match tra la squadra vincitrice dello scudetto, e quella che si aggiudica la Coppa Italia, si disputa all’estero. Da Pechino a Riyad passando per Doha, la finale di Supercoppa Italiana non si gioca più in Italia e il Codacons non ci sta.
Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, annuncia iniziative per fare luce sui motivi per i quali la gara tra Milan e Inter si è giocata allo Stadio dell’Università King Saud di Riyad in Arabia Saudita, anziché in Italia.
“Lo scorso 18 gennaio è stata disputata la finale di Supercoppa Italiana tra Milan ed Inter e ad ospitare la partita, come da accordi commerciali siglati nel 2018, è stato lo Stadio dell’Università King Saud di Riyad in Arabia Saudita. La domanda che per tutti gli appassionati del mondo sportivo – ed in particolar modo di calcio – sorge spontanea, è perché una tale competizione, tutta italiana, sia stata disputata oltre confine.
La risposta è da ricercarsi nelle somme da capogiro promesse tanto alla Lega di Serie A quanto alla squadra vincitrice del trofeo. Le due squadri milanesi sono state chiamate a dividersi guadagni ai quali è stato sottratto un 10% spettante alle casse della Lega Calcio.
A parere del Codacons l’accordo siglato dalla Lega parrebbe incentrato solo ed esclusivamente ad una fonte di guadagno e ricchezza che si allontana fortemente da quelli che sono i veri valori del calcio tra i quali, è bene ricordare, rispetto, competizione ed emozione.
Per tali motivi l’associazione ai sensi della legge 241/90 ha presentato una istanza d’accesso alla Lega Calcio chiedendo di prendere visione delle modalità di ripartizione delle quote e le modalità stabilite dall’Assemblea della Lega in relazione alle somme incassate a seguito degli accordi presi tra la Lega e l’Arabia Saudita per lo svolgimento, sul territorio arabo, della finale di Supercoppa di Lega”, si legge sul sito del Codacons.
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