Scansione dell’occhio prevede rischio di ictus con anni di anticipo: la scoperta. Un semplice esame della vista potrebbe essere utilizzato per prevedere il rischio di ictus di un paziente anni prima che accada. Il test prevede la ricerca di piccoli cambiamenti tissutali nella retina, l’area sensibile alla luce nella parte posteriore dell’occhio che invia le immagini in arrivo al cervello per l’elaborazione. È quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista BMC Medicine, basato sulle scansioni oculari di quasi 50.000 persone.
Secondo i ricercatori, il rischio di un individuo di avere un ictus può essere calcolato con il “divario di età della retina”. Si tratta della differenza tra l’età effettiva di un paziente e l’età della sua retina, giudicata dalla salute dei vasi sanguigni e dei tessuti nell’area. Coloro la cui retina sembrava più vecchia della loro età effettiva avevano fino a 2,3 volte più probabilità di avere un ictus nei successivi sei anni.
Circa l’85% degli ictus sono ischemici, in cui un coagulo di sangue blocca l’afflusso di sangue al cervello. Gli ictus emorragici, che rappresentano il resto, si verificano dove un vaso indebolito si rompe e sanguina nel cervello, causando danni. I principali fattori di rischio includono ipertensione, colesterolo alto e diabete. Se i medici fossero in grado di identificare le persone più a rischio in una fase precoce, potrebbero prescrivere cambiamenti nello stile di vita o farmaci per affrontare i fattori di rischio.
Scansione dell’occhio prevede rischio di ictus con anni di anticipo
Per l’ultimo studio, i ricercatori della Melbourne University in Australia, della Guangdong Academy of Medical Sciences in Cina e di altri centri, hanno raccolto dati da 46.969 persone sul loro stile di vita – come fumare e bere – insieme a scansioni dettagliate delle loro retine, simili a quelli fatti dagli ottici di High Street. Hanno analizzato i risultati utilizzando l’intelligenza artificiale, in cui i computer sono programmati per imparare dall’esame di grandi quantità di dati. Durante i successivi sei anni, quasi 300 uomini e donne hanno avuto un ictus.
I ricercatori hanno scoperto che un aumento di un anno dell’età biologica della retina, rispetto all’età reale del paziente, aumentava il rischio di ictus del 5%. Quelli con la maggiore differenza di età avevano 2,3 volte più probabilità di avere un ictus. Secondo gli autori, le scansioni della retina hanno un “enorme potenziale” come mezzo per lo screening di un gran numero di persone per il rischio di ictus. Il sistema è anche veloce (richiede solo pochi minuti), economico, non invasivo e potrebbe anche essere possibile incorporare la tecnologia in uno smartphone per i pazienti da utilizzare a casa.
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