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Cronaca

Blackout Challenge, ragazzina di 12 anni muore soffocata nella sfida su TikTok

Blackout Challenge, ragazzina di 12 anni muore soffocata nella sfida su TikTok. I social network e la febbre per aumentare il numero di follower ormai sono diventati dei grandi problemi della società. Attualmente sono innumerevoli le cosiddette challenge che gli utenti portano avanti, anche rischiando la vita, con l’ obiettivo di diventare virali. In Argentina, una di queste sfide è costata la vita a una ragazzina di 12 anni.

Milagros viveva a Capitán Bermúdez, nella provincia di Santa Fe, a circa trecento chilometri a nord di Buenos Aires. La giovanissima ha deciso di portare a termine la “Blackout Challenge” , una sfida TikTok che consiste nel trattenere il respiro il più a lungo possibile e, successivamente, spiegare i propri sentimenti al resto della comunità. Secondo i media argentini, la bambina ha effettuato una videochiamata con un gruppo di amici in modo che potessero vedere dal vivo mentre portava a termine la famigerata sfida.

Purtroppo, come dicono i suoi genitori, è morta nel tentativo. “Si è mostrata dall’inizio fino a quando ha perso la vita. È molto difficile per noi, per la sua famiglia. Milagros è stata incoraggiata”, ha detto sua zia Laura Luque ai media locali. La ragazza di 12 anni “era molto intelligente e felice”. Secondo la sua famiglia, qualcuno ha provocato la sfida: “Non mi fermerò finché non saprò cosa è successo a Milagros. Non avrebbe potuto togliersi la vita”.

Blackout Challenge, a 12 anni muore soffocata nella sfida

Stando a quanto si apprende dalle prime informazioni riportate dai media argentini, la ragazzina è morta per soffocamento, senza l’intervento di terzi, come assicura Infobae. Tuttavia, i motivi che hanno spinto Milagros a portare a termine la pericolosa sfida sono ancora oggetto di indagine, sebbene la prima ipotesi è quella del suicidio.

Non era la prima volta che la ragazza portava a termine la stessa sfida, visto che lo aveva fatto in altre due occasioni, riprendendo fiato nel tempo. Le autorità stanno però cercando di chiarire fino a che punto i presenti alla videochiamata siano intervenuti durante il terzo tentativo che, di fatto, ha ucciso Milagros. “Nel caso di minorenni, compagni di classe, come sottolinea la famiglia della ragazza deceduta, il sistema di giustizia penale minorile deve decidere cosa accadrà ai membri di quella chiamata”, ha riferito a questo proposito il quotidiano Clarín.

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