Vanessa Scalera: “Filumena Marturano più brava di me in un aspetto. Fiction su caso Avetrana? Blindatissima!”. Vanessa Scalera su Filumena Marturano e non solo, l’attrice pugliese, 45 anni, parla della Fiction Rai sul personaggio tanto amato da De Filippo in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Vanessa, cosa significa per lei essere Filumena?
«Quando mi hanno fatto questa proposta mi sono tremate le gambe. Non sapevo se era più da matti rifiutare un’occasione simile o accettarla. Mi sono convinta anche perché il regista è Francesco Amato e nel cast c’è Massimiliano Gallo: abbiamo lavorato insieme anche in “Imma Tataranni” e ormai formiamo una squadra artistica affiatata».
C’è una versione di questo classico a cui è più affezionata?
«Sicuramente quella di Sophia Loren in “Matrimonio all’italiana”. Straordinaria».
E la “sua” Filumena Marturano come sarà?
«Col regista ci siamo concentrati sulla sua solitudine. È una donna graffiata dalla vita ma che vuole rinascere. Durante la guerra si era prostituita, ora vuole essere moglie e madre, e pur di farsi sposare dal riluttante Domenico si finge in punto di morte. E tutti ci cascano. Quindi non è solo un simbolo di estro italico, commovente e divertente insieme, Filumena è proprio una grande attrice. Interpreto un’attrice più brava di me».
Nei panni del pasticciere playboy Domenico Soriano c’è appunto Massimiliano Gallo, che tra l’altro ha condiviso il suo destino: un enorme successo grazie a una serie tra giallo e commedia (nel suo caso “Vincenzo Malinconico, avvocato d’insuccesso”).
«Se lo merita tutto. Insieme abbiamo cercato di evocare quel clima di dipendenza affettiva che lega indissolubilmente Soriano e Filumena. Si umiliano a vicenda e poi risorgono. In amore è successo a ognuno di noi, no?».
Vanessa Scalera: “Filumena Marturano più brava di me”
[…] Lei interpreta sempre donne forti. Imma, Filumena, Silvia in “Romulus”. A proposito, vedremo una terza stagione anche della fiction di Sky?
«Lo spero. Lì sono addirittura una regina! E in quel ruolo unisco l’amore per la comunità con quello per i figli. Recitare in protolatino è stata una sfida, il sapore è quello della tragedia antica. Nel teatro classico c’è la contrapposizione cruciale tra Antigone, che segue la legge del cuore, e Creonte che segue la legge dello Stato. Ecco, la mia Silvia è Antigone e Creonte fusi in un solo personaggio».
Sarà anche nei panni di Cosima Misseri, condannata con la figlia per l’uccisione di Sarah Scazzi, in “Avetrana – Qui non è Hollywood”…
«Sì, abbiamo girato in Puglia la serie ispirata al delitto, ma è “blindatissima” e non posso fare spoiler! Ne parleremo quando andrà in onda su Disney+».
Abbiamo dimenticato nulla?
«C’è un film a cui tengo molto, “Dall’alto di una fredda torre” di Francesco Frangipane. È la storia di un fratello e di una sorella che devono fare una terribile scelta, l’ho già portata a teatro per sette anni. Abbiamo finito le riprese da poco e adesso è in fase di montaggio».
Ma non si ferma mai? Neppure a Natale?
«Eh no, Natale è sacro. E poi è come Ferragosto, chiude tutto e io mi riposo. A dir la verità non proprio tutto… può capitare di passarlo a recitare in un teatro. Ma quest’anno la scampo e lo passerò nella mia Puglia, con la famiglia».
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