Nesly Consuegra, trovata morta in un barile nel baule di un’auto la rapper 27enne scomparsa. Una rapper guatemalteca scomparsa da alcuni giorni è stata trovata morta all’interno di un barile lasciato nascosto nel bagagliaio di un’auto abbandonata. La polizia civile nazionale ha recuperato i resti della ragazza lo scorso lunedì, 5 dicembre, a Città del Guatemala. Il corpo mostrava segni di estrema violenza.
Consuegra, conosciuta nella scena hip-hop guatemalteca come “Neshie”, è stata vista l’ultima volta viva quando ha lasciato un ufficio di sua proprietà venerdì scorso. A lanciare l’allarme i residenti di un isolato situato tra la 29esima e la terza strada. Subito è partita la chiamata alla polizia segnalando una Mazda 3 grigia senza targa, lasciata indietro da un gruppo di persone verso le 22 di domenica, vicino all’ingresso di un’officina di riparazioni auto
Giunti sul posto, gli agenti hanno perquisito il veicolo prima di scoprire il barile nel bagagliaio con il corpo di Neshie all’interno legato con delle corde. L’Istituto nazionale di scienze forensi ha affermato che la morte di Consuegra è stata causata da un colpo alla testa. Nessun arresto è stato effettuato fino a ieri pomeriggio. Amici e colleghi rapper si sono riuniti mercoledì sera e hanno marciato a Città del Guatemala, chiedendo alle autorità di dare la caccia ai responsabili dell’omicidio di Neshie.
Nesly Consuegra, trovata morta in un barile nel baule di un’auto
Neshie ha iniziato a cantare per la prima volta nel 2013, secondo il gruppo Facebook locale, “Colectiva Urbana Oficial”. Ha continuato a formare un movimento di freestyle femminile noto come “Women Free”, che ha cercato di aiutare e responsabilizzare le donne che cercavano di diventare rapper. La giovane ha registrato il suo primo album, “Estados Mentales” nel 2016. Neshie ha pubblicato una dozzina di altre canzoni dopo il suo album.
“Giocava a calcio, era una protettrice dei diritti degli animali e si dedicava alla cura dei cuccioli presso i veterinari dove ha lavorato per alcuni anni. Stava anche avviando un’impresa. La nostra sorella e collega era una persona amorevole, disponibile, qualcuno che aveva tempo per ascoltare, una persona impegnata e appassionata. La ricordiamo con amore e chiediamo giustizia“, ha scritto la Colectiva Urbana Oficial su un post di Facebook.
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