Negli ultimi 2 anni e mezzo gran parte della popolazione italiana ha migliorato il suo livello di alfabetizzazione informatica. Quasi tutti abbiamo imparato a comprare online, a interagire con la pubblica amministrazione tramite i siti istituzionali e a prenotare le vacanze sul web. Internet è diventato un mezzo di servizio e un luogo in cui “accadono” le cose. Ma soprattutto la piattaforma virtuale in cui moltissime persone decidono di giocare e di staccare dalla quotidianità. Oggi approfondiremo proprio questo argomento e scopriremo i giochi più amati dello Stivale con un focus particolare sulle preferenze dei cittadini pugliesi.
Restano in vetta alle preferenze degli internauti, sia quelli italiani che quelli pugliesi, i giochi da casinò. Trainato da piattaforme come PokerStars Casino, uno dei casino in Italia più popolari online, il settore ha saputo rinnovarsi in questi anni, riuscendo a intercettare pubblici diversificati e nuove generazioni di giocatori. Un discorso valido tanto per l’Italia quanto per la Puglia che, secondo i dati ufficiali dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, è la quarta regione per spesa nel gaming alle spalle di Lombardia, Campania e Lazio.
Nel corso dell’ultimo anno i pugliesi hanno speso circa 1,11 miliardi di euro per i giochi su Internet; una crescita su base annua pari all’1,9%. In vetta alle classifiche per spesa troviamo Bari e la sua provincia, seguiti dal Lecce e Taranto.
Fin qui abbiamo parlato di dati di spesa e giro d’affari generato dai principali giochi da casinò, dalle scommesse e dalle altre discipline a concorso. Ma non sono gli unici divertimenti virtuali in vetta alle preferenze tricolori. Stanno infatti resistendo alla grande alla prova del tempo e a quella dello sbarco sul web anche i giochi di carte.
Carte e cultura italiana vanno da sempre a braccetto e giochi come la briscola, il tressette, il burraco e lo scopone scientifico fanno parte della storia di moltissime famiglie. Questi giochi oggi esistono anche in versione virtuale ma non hanno perso un briciolo del loro fascino e attrattiva e rimangono tra i più giocati e amati nelle principali piattaforme online.
In forte crescita, sia a livello economico che culturale, anche i videogiochi di ultima generazione, così come il gaming da console. Questi sono gli anni dei giochi talmente realistici e avanzati da sembrare veri e propri film e dei primi titoli basati sulla realtà virtuale e aumentata. Innovazioni ben accolte anche nel nostro Paese dove spicca la predilezione per una categoria in particolare, quella degli MMO, ovvero i Massive Multiplayer Online.
I giochi in cui, grazie a una semplice connessione internet, abbiamo la possibilità di sfidare in tempo reale avversari proveniente da ogni angolo del mondo sono il must di quest’epoca e best seller come PUGB, Fortnite e la saga di Call of Duty restano saldi in testa alle graduatorie di vendita e utenti mese dopo mese.
Leggermente più indietro, invece, la diffusione del cloud gaming, secondo gli esperti rappresenta il vero futuro dell’intrattenimento online. Per cloud gaming si intende quella modalità di gioco che prevede la sottoscrizione di un abbonamento a una piattaforma e il conseguente accesso a un vastissimo catalogo di titoli. Titoli “giocabili” senza hardware di ultima generazione e che richiedono soltanto una connessione veloce e uno schermo di alto livello. Le piattaforme di questo tipo esistono già ma il ritardo delle infrastrutture italiane e la lentezza nella diffusione del 5G sta ponendo un freno notevole alla completa espansione del fenomeno.
Di tutt’altro tenore, invece, il successo degli eSports, probabilmente il comparto in maggior salute dell’intero gaming nazionale. Gli eSports sono i videogiochi competitivi in cui i gamer professionisti si sfidano in tornei ufficiali spesso con in palio montepremi di tutto rispetto. E se dal punto di vista economico il settore è in ottima salute, quello che stupisce è il cambiamento di prospettiva culturale su queste competizioni.
Il pubblico degli eSports è infatti estremamente vasto e diversificato, i tornei principali vengono trasmessi in diretta streaming e i gamer più capaci sono diventati vere e proprie celebrità, con tanto di sponsorizzazioni ufficiali e contratti milionari. Sembra davvero terminata l’epoca in cui il gaming era visto semplicemente come una distrazione o addirittura un passatempo dannoso.
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