Effetto Kvaratskhelia sui bimbi napoletani: in via d’estinzione juventini, milanisti e interisti. L’impatto di Khvicha Kvaratskhelia con la Serie A ormai è evidente e sotto gli occhi di tutti: dopo 12 giornate l’attaccante georgiano ha conquistato la scena a suon di assist, dribbling e gol. Le straordinarie fattezze di questo calciatore valgono la spesa del biglietto, lo sanno bene gli spettatori di Napoli-Sassuolo (4-0) che hanno assistito ad un vero e proprio show. Protagonista, ovviamente, Victor Osimhen, autore della prima tripletta della propria carriera nei campionati nazionali.
Ma l’attaccante georgiano è stato il mattatore del match con due passaggi vincenti in un quarto di partita, e un gol. Ad oggi Kvaratskhelia, tra campionato e Champions, ha già messo a segno otto assist vincenti, 8 reti e partecipato direttamentea 11 azioni che si sono trasformare in gol. Tra i giocatori che hanno esordito in Serie A dal 2004-2005 solo due hanno preso parte a più reti del georgiano nelle prime 12 partite di campionato: Diego Milito (15) e Cristiano Ronaldo (13). A livello internazionale, solo Erling Haaland ha preso parte a più gol di Kvaratskhelia tra i giocatori nati negli anni 2000. In barba a ‘La Gazzetta dello Sport’ che nei giorni scorsi ha ‘fissato’ il suo valore a 40-45 milioni di euro (chissà che risate a casa De Laurentiis).
L’effetto Kvaratskhelia sui bimbi napoletani
Ma l’effetto Kvaratskhelia si fa sentire anche fuori dal rettangolo di gioco. Chi vive a Napoli non ha potuto che notare un’invasione di maglie azzurre col numero 77 indossate dai bambini che giocano a Calcio per strada, e non solo. Da alcune settimane non c’è vicolo che percorri senza vederne sbucare almeno uno. Succede lo stesso allo stadio e ultimamente anche all’esterno del centro sportivo azzurro di Castelvolturno. La maglia del Napoli targata Kvaratskhelia ha sostituito quella che fino a pochi anni fa era dei vari Del Piero, Ronaldo, Shevchenko, ecc.
Del resto dopo il trauma del brusco addio di Maradona, la tifoseria partenopea ha vissuto più di un ventennio senza gloria, con l’unica magra consolazione di un piazzamento dignitoso nella stagione 93-94, un aspetto che ha indirizzato la fede calcistica verso altre squadre. Ma oggi la situazione è decisamente cambiata perché alle pendici del Vesuvio è approdato un alieno. Un 21enne dell’Est che sta facendo rivivere emozioni dimenticate, complice anche l’evoluzione del Calcio moderno incline più alla tattica che alla tecnica. E di tecnica Kvaratskhelia ne distribuisce a iosa regalando giocate, passaggi millimetrici, dribbling ubriacanti e reti da cineteca, senza contare che da qualche partita si è messo anche a recuperare palloni.
Un georgiano a #Napoli incontra ragazzi in una strada, urla Khvicha e dovete vedere cosa succede dopo 💙 #kvara #kvaratskhelia pic.twitter.com/sXSjzWAvt6
— Kakha Dgebuadze (@ka_dge) October 22, 2022
Dal ventennio buio al Napoli di Spalletti
Nell’era De Laurentiis qualche soddisfazione è arrivata (2 coppe Italia, una supercoppa italiana e 13 stagioni consecutive di piazzamenti europei). C’è stato Cavani, Higuain, Mertens, Hamsik, tutta gente che ha riacceso la passione. Ma Kvaratskhelia ha fatto breccia nel cuore dei piccoli tifosi. Alcune ricerche rivelano che si sceglie la squadra del cuore intorno ai sei anni e spesso è un calciatore in particolare a veicolare la scelta. Nel ventennio buio napoletano sono stati tanti i bambini che hanno fatto un ‘dispetto’ ai genitori tifando Juventus, Inter, Milan o per qualche romana. Sia chiaro, parliamo comunque di percentuali minime che oggi stanno sempre più scemando, con buona pace degli espertoni del marketing.
La dolcezza di #Kvaratskhelia che si ferma con piccoli tifosi azzurri 💙 pic.twitter.com/d8usFN80ue
— Vincenzo Tolli (@TolliVincenzo) September 5, 2022
Insomma, la nuova generazione di bambini napoletani tifa sempre più Napoli, con tifosi juventini, milanisti e interisti ormai in via d’estinzione, lo confermano le immagini che arrivano dal Maradona ad ogni match del Napoli: un fiume di piccole maglie azzurre col numero 77. E l’entusiasmo arriva ai cancelli di Castelvolturno, fino a qualche mese fa super blindato e poco frequentato dai tifosi. Anche lì la situazione si è decisamente ravvivata. Pur essendo il quartier generale azzurro distante circa 50 chilometri dalla Città, in queste settimane è facile trovare un capannello di piccoli tifosi partenopei accompagnati dai genitori. In sostanza, il Napoli di Spalletti accende la passione e l’attaccante georgiano fa breccia nel cuore dei giovanissimi, un mix che incide in maniera decisiva sulle scelte dei piccoli partenopei.
Carmine Gallucci
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