Qatar, lavoratori stranieri sfollati con due ore di preavviso: l’orrore. Per gli italiani sarà un mondiale amaro, ma per molte altre persone lo sarà ancora di più. Stiamo parlando delle migliaia di lavoratori stranieri che hanno portato a termine i lavori che daranno lustro alla kermesse calcistica. Le cronache parlano di oltre 6mila lavoratori morti sul lavoro, ma non c’è pace nemmeno per quelli rimasti vivi. Provenienti soprattutto dall’Africa e dai paesi più poveri dell’Asia, questi lavoratori hanno dovuto subire un brutale trattamento: sono stati sfollati nel giro di due ore per liberare il quartiere Al Mansour.
Si tratta di una zona centrale della capitale Doha che fra un mese ospiterà i mondiali di calcio. Il motivo? Presentare un’immagine che dia sicurezza ai tifosi e agli addetti ai lavori del Calcio che giungeranno da tutto il mondo. Una vera e propria pulizia umana. A darne notizia è l’agenzia Reuters che cita, tra l’altro, diverse testimonianze di lavoratori cacciati in due ore nella serata dello scorso mercoledì 27 ottobre. Secondo quanto riferisce l’agenzia, le forze dell’ordine si sono presentate nelle abitazioni dei lavoratori stranieri intimando loro di abbandonare le case a stretto giro.
Qatar, lavoratori stranieri sfollati con due ore di preavviso
Dopo due ore, infatti, sono arrivate le operazioni di sfratto forzoso nei confronti dei ritardatari, mentre coloro che non avevano avuto il tempo di rientrare negli appartamenti per recuperare i loro averi si sono trovati privati anche di quelli. La maggior parte degli sfrattati sono stati costretti a dormire in auto o per strada poiché gli edifici sono stati sigillati.
La Reuters ha contattato una fonte governativa qatariota che ha confermato l’operazione, ma l’ha definita una “riorganizzazione delle aree urbane di Doha”. Inoltre, il Qatar nega che l’operazione sia legata all’avvio dei mondiali e assicura di aver assegnato adeguate e decorose sistemazioni agli sfrattati. Passaggio, quest’ultimi, smentito a priori le testimonianze raccolte da Reuters.
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