Modena, figlio dona fegato alla madre e la salva: “Trapianto come un parto al contrario”. La vicenda arriva da Modena, resa nota al 45° Congresso Nazionale della Società Italiana dei Trapianti d’Organo e di Tessuti, in corso a Trieste. E rappresenta, in assoluto, il primo prelievo di emifegato da donatore vivente con tecnica completamente robotica in Emilia-Romagna, il secondo caso in Italia e tra i pochissimi al mondo.
“L’intervento è terminato con successo ed entrambi i pazienti presentano ottime condizioni generali”, annunciano dalle pagine social dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Una vicenda a lieto fine, dunque, per una donna colpita da un tumore epatico curabile solo con il trapianto e salvata dal figlio 38enne. Parte del fegato del donatore è stato prelevato da una piccola incisione sopra il pube, come in un cesareo.
“E in fondo, questo assomiglia proprio a un parto al contrario: quello di un figlio che rimette al mondo sua madre”, commentano dal Centro Nazionale Trapianti. L’equipe del centro trapianti dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, guidata dal professor Fabrizio Di Benedetto, ha eseguito il prelievo della porzione di fegato usando esclusivamente un robot.
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