Non solo fumo e fumo passivo, scoperto anche nelle e-cig un fattore di rischio. Non solo i fumatori e chi respira accanto a loro inalando fumo passivo, un documento realizzato dall’Organizzazione mondiale della Sanità, insieme all’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità e all’Università di Newcastle, mette in guardia anche chi fa uso delle sigarette elettroniche.
Secondo il documento, la degenerazione maculare legata all’età, colpisce queste categorie fino a 5,5 anni prima rispetto ai non fumatori. Nel caso delle e-cig, sono gli aromi contenuti nelle sigarette elettroniche a fare male agli occhi.
“Il fumo aumenta il rischio di sviluppare gravi patologie oculari e perdita permanente della vista. Smettere di fumare e sottoporsi a controlli oculistici regolari può aiutare a migliorare la salute degli occhi e prevenire la perdita della vista evitabile”, spiega Jude Stern, responsabile della gestione della conoscenza, dell’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità.
Secondo l’Oms, infatti, la soluzione non sono le sigarette elettroniche. Gli aromi delle e-cig, scrive l’Oms, “possono aumentare la produzione di radicali liberi, che danneggiano il DNA e possono portare alla cataratta”, di cui soffrono circa 94 persone del mondo e porta alla perdita della vista. Svapare inoltre, “può ridurre il flusso sanguigno agli occhi, alterare la funzione retinica e aumentare il rischio di sviluppare il cancro agli occhi”.
“L’Oms esorta tutti a non usare tabacco e sigarette elettroniche per proteggere la propria salute generale, compresa la salute degli occhi”, ha detto Vinayak Prasad, capo dell’unità No Tobacco presso l’Organizzazione mondiale della sanità.
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