Paola Cortellesi: “Petra? Un fattore la rende speciale. Ecco perché girando un film da regista”. Paola Cortellesi su Petra e non solo, l’attrice parla della seconda stagione della serie (in onda dal 21 settembre) che la vede protagonista nei panni di una scorbutica poliziotta in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
«Io e Petra siamo agli antipodi. Tanto gentile e amichevole io (almeno spero!), quanto dura e scontrosa lei. La parola “diplomazia”, poi, non sa neanche cosa significhi. Per questo mi piace tanto! È così antipatica da diventare… simpatica».
La prima stagione di “Petra” ha avuto successo, ed ora ecco la seconda. Eppure… il grande pubblico la ama soprattutto per le commedie. Non ha avuto dubbi a gettarsi in una serie “crime”?
«Onestamente no. Il fatto è che mi sono innamorata subito del personaggio. Io voglio bene a Petra! E poi ero contenta di tornare a lavorare dopo anni con Maria Sole Tognazzi, la regista».
È una fan del genere giallo?
«Di nuovo: no. Me ne accorgo quando vedo i commenti dei veri appassionati, che notano ogni piccolo dettaglio e fanno a gara per scoprire il colpevole prima del finale. Io non ci riuscirei, in genere negli intrecci gialli mi ci perdo… Ma quello che rende speciale “Petra” è il fattore umano. Le dinamiche tra i personaggi».
[…] Petra dice che «l’amore è sopravvalutato». Concorda?
«No! Per me l’amore muove tutte le cose. Però attenzione: il bello di Petra è che non ha paura di cambiare. E in questa seconda stagione incontrerà qualcuno che farà vacillare queste sue idee… Ma non voglio svelare troppo».
Paola Cortellesi: “Petra? Un fattore la rende speciale”
Lei lo sa bene, perché ha scritto anche la sceneggiatura.
«Ho dato il mio contributo agli autori, in particolare Furio Andreotti e Giulia Calenda, con cui avevo scritto anche “Come un gatto in tangenziale”. Mi sono occupata soprattutto della parte ironica di Petra. E dei battibecchi con Monte».
È stato facile trovare la “chimica” giusta tra lei e Andrea Pennacchi?
«Io per Andrea ho una vera adorazione. È una persona di squisitezza rara e ha un grande talento. Alla prima prova insieme è nata subito una confidenza, abbiamo capito immediatamente che “lui era Monte”. Oggi siamo molto amici. La bellezza del mio lavoro è anche questa: ti fa incontrare persone così. Non capita sempre, eh. Ma quando succede è… speciale».
[…] Quasi una vacanza.
«A parte l’episodio del ragno… Petra come animale domestico ha un enorme ragno, che secondo lei è l’animale domestico ideale perché non rompe le scatole e mangia una volta al mese. A me invece i ragni fanno impressione. E in una puntata è praticamente il coprotagonista… non è stato facile girarla».
Ora anche lei sta girando un film da regista. Come mai?
«Non sono di quegli attori che sognano tutta la vita di passare alla regia. Ma avevo scritto questa storia particolare e mi è venuta voglia di provare…».
Addio Petra, allora?
«Per carità. Lasciare quel set è stato come separarsi da una cara amica. E già ho voglia di rivederla…».
La regista Maria Sole Tognazzi promette tante sorprese Maria Sole Tognazzi, si dice che la seconda stagione di una serie sia la più difficile. È vero?
«La difficoltà sta nel trovare il giusto mix tra conservazione e novità. Il pubblico vuol rivedere ciò che ha funzionato, ma anche incontrare nuove situazioni e nuovi personaggi. Diciamo che abbiamo preparato molte sorpresine…».
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