Compra pantaloncini su noto sito: gli arrivano sporchi di cacca e puzzolenti. Il caso. Aveva acquistato sul web un paio di pantaloncini per suo figlio, ma chi li aveva indossati prima probabilmente si era scordato di lavarli, lasciando all’interno la puzza e una macchia di feci. A denunciare quanto accaduto è la diretta interessata: Suzanne Baum, giornalista statunitense, che ha raccontato la propria vicenda su Instagram.
La donna aveva acquistato dal sito di ASOS, un noto brand di vestiti e accessori, dei pantaloncini per il figlio 21enne. Quando è arrivato il pacco, la sorpresa è stata delle peggiori: il figlio di Suzanne l’ha aperto e ha notato subito un cattivo odore. Confermato poi da una macchia sui pantaloncini, dal colore inequivocabile.
«Cara ASOS, sono una fedelissima cliente da anni e ho sempre incoraggiato i miei figli più grandi a usare il vostro sito. A mio figlio sono arrivati i pantaloncini che avevamo ordinato, ma quando abbiamo aperto la busta sigillata di plastica abbiamo sentito un certo odore e sul prodotto c’è la prova! Siamo ovviamente sotto choc, sbalorditi e disgustati! Inoltre non avete più l’assistenza clienti e il robot virtuale online non serve a nulla, non riesco a contattare nessuno».
Compra pantaloncini su noto sito: gli arrivano sporchi di cacca e puzzolenti
Il post di Suzanne su Instagram è diventato virale in pico tempo, scatenando i commenti degli utenti. C’è chi non si dice sorpreso e chi invece ammette di essere rimasto ancora più spiazzato degli stessi protagonisti della vicenda. E chi giura: «Dopo questa, non comprerò più da loro per non correre rischi».
Un portavoce di ASOS, raggiunto dal Mirror, ha commentato l’increscioso episodio. «Ci scusiamo incondizionatamente con la signora Baum e con suo figlio per l’esperienza che abbiamo avuto. È chiaro che quell’oggetto non rispetta gli standard di qualità che ci aspettiamo. Stiamo indagando con la squadra del nostro magazzino per capire, urgentemente, cosa sia accaduto. E abbiamo provveduto a rimborsare completamente la spesa, oltre a fornire un nostro voucher», la replica dell’azienda.
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