Covid, arriva l’app che scopre il virus attraverso la voce: il test in meno di un minuto. Una nuova arma contro il Covid arriva dall’Università di Maastricht, i cui ricercatori hanno messo appunto un nuovo software che rileva il Covid attraverso la voce di una persona in meno di un minuto. Secondo gli esperti può essere più accurato di un test con tampone
L’app rivoluzionaria è in grado di rilevare il Covid dalla voce. Si tratta di una tecnologia basata sull’intelligenza artificiale, più facile da usare e più accurata di un tampone. L’app mobile impiega meno di un minuto per segnalare i casi positivi e fornisce un risultato con la precisione dell’89% delle volte e i casi negativi dell’83%.
Gli ideatori sottolineano l’importanza dell’app che potrebbe essere utilizzata per schermare molto rapidamente le persone. I ricercatori olandesi affermano che il Covid di solito colpisce il tratto respiratorio superiore e le corde vocali, portando a cambiamenti nella voce di una persona. Il team ha deciso di approfondire cercando di rilevare il nuovo virus nelle voci delle persone.
Gli esperti hanno utilizzato i dati dell’app di crowdsourcing COVID-19 Sounds dell’Università di Cambridge che conteneva 893 campioni audio da 4.352 partecipanti. E dello studio a campione 308 degli intervistati sono risultati positivi al Covid. L’app è installata sul cellulare dell’utente e i partecipanti riportano alcuni dettagli di base su dati demografici, anamnesi e stato di fumo.
Viene quindi chiesto loro di registrare alcuni suoni respiratori che includono tosse tre volte, respirare profondamente attraverso la bocca da tre a cinque volte e leggere una breve frase sullo schermo tre volte. I ricercatori hanno utilizzato una tecnica di analisi vocale chiamata Mel-spectrogram analysis, che identifica diverse caratteristiche della voce come volume, potenza e variazione nel tempo.
Covid, ecco l’app che scopre il virus attraverso la voce
Per distinguere le voci dei pazienti affetti da COVID-19 da quelli che non avevano la malattia, il team ha costruito diversi modelli di intelligenza artificiale e ha valutato quale funzionava meglio nella classificazione dei casi positivi. Un modello chiamato memoria a lungo termine (LSTM) ha superato gli altri. Si basa su reti neurali, che imitano il modo in cui opera il cervello umano e riconoscono le relazioni sottostanti nei dati.
Funziona con sequenze, il che lo rende adatto a modellare segnali raccolti nel tempo, ad esempio dalla voce, per la sua capacità di immagazzinare dati in memoria La ricercatrice Wafaa Aljbawi, dell’Università di Maastricht, ha dichiarato: “Questi risultati promettenti suggeriscono che semplici registrazioni vocali e algoritmi di intelligenza artificiale perfezionati possono potenzialmente raggiungere un’elevata precisione nel determinare quali pazienti hanno l’infezione da COVID-19.
‘Tali test possono essere forniti gratuitamente e sono semplici da interpretare. Inoltre, consentono test virtuali e remoti e hanno un tempo di risposta inferiore a un minuto. Potrebbero essere utilizzati, ad esempio, nei punti di ingresso per grandi raduni, consentendo uno screening rapido della popolazione. I risultati mostrano un miglioramento significativo nell’accuratezza della diagnosi di COVID-19 rispetto a test all’avanguardia come il test del flusso laterale”.
Il team afferma che è necessario eseguire ulteriori ricerche con più partecipanti prima che l’app possa iniziare ad apparire sui telefoni delle persone. Dall’inizio del progetto sono stati raccolti 53.449 campioni audio da 36.116 partecipanti e possono essere utilizzati per migliorare e convalidare l’accuratezza del modello.
Il team sta inoltre effettuando ulteriori analisi per capire quali parametri nella voce possono influenzare il modello di intelligenza artificiale. Come riporta il Daily Mail, i risultati saranno presentati al Congresso internazionale della European Respiratory Society a Barcellona, in Spagna.
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