Bruno Vespa: “Sondaggi alla destra? C’è un aspetto da capire. Il mio prossimo libro sarà un affare”. Bruno Vespa sui sondaggi politici a favore della destra, il giornalista e scrittore affronta l’argomento elezioni in una intervista.
La attende un gran lavoro. Come ha recuperato le energie durante le vacanze?
«Tra mare e montagna. Sono stato un po’ a Ponza, poi in Sardegna e a Cortina. Ho fatto lunghe passeggiate»
E avrà avuto modo di seguire minuto per minuto la campagna elettorale, davvero infuocata.
«Ma quale campagna elettorale non lo è? Io non me ne ricordo neanche una tranquilla. Quello che cambia, di volta in volta, è l’oggetto della polemica. Una volta era Silvio Berlusconi, un’altra Matteo Salvini, ora c’è Giorgia Meloni».
Gli italiani hanno già deciso per chi votare?
«I voti decisivi si delineano sempre negli ultimi dieci giorni prima delle elezioni. Al momento i sondaggi danno in vantaggio il Centrodestra. Ma occorre essere molto prudenti, bisogna capire se i sondaggi fatti in agosto sono davvero attendibili».
In che fase siamo della sfida elettorale?
«In campagna elettorale si tende a promettere cose che non si è in grado di realizzare. Il nostro obiettivo a “Porta a porta” è mettere a confronto i partiti sui programmi. E cercheremo di far stare i politici con i piedi per terra, chiedendo dove troveranno i soldi per mantenere le promesse».
Bruno Vespa: “Sondaggi alla destra? C’è un aspetto da capire”
La parola chiave al centro del dibattito?
«“Serietà”. Gli italiani vogliono ricevere informazioni serie su come la politica agirà nei prossimi mesi. E serve serietà anche da parte degli elettori, perché sta a loro decidere le sorti del Paese. Il mio invito è quello di andare a votare. Poi al seggio si potrà anche stracciare la scheda o votare scheda bianca. Ma non ci si può lamentare dopo, se si lascia la scelta agli altri. È una questione di civiltà, il voto è il momento più forte della democrazia».
Perché i leader politici stanno “dialogando” sui social?
«Mi pare che si sia già ampiamente passati dal dialogo allo scontro. Ma è fatale: era già capitato in altre tornate elettorali, quando la sorpresa era stata il Movimento 5 Stelle. Adesso in ballo c’è Fratelli d’Italia. E anche Enrico Letta e Giorgia Meloni, che hanno sempre avuto un rapporto sereno, se ne sono dette tante…».
[…] Le coalizioni formate in campagna elettorale potrebbero cambiare dopo il 25 settembre?
«Certo. Succede non di rado: in genere sono i perdenti che tendono a cambiare schieramento».
Ci aspetta un autunno “caldo”?
«Sarà tosto, sì. Una volta formato il governo, si dovrà fare la legge di bilancio e sarà molto impegnativo».
E avremo un inverno freddo per via della crisi energetica?
«Ma in realtà quanto a scorte di gas l’Italia al momento sembrerebbe essere messa meglio di altri Paesi. Con le giuste accortezze, dovremmo cavarcela».
[…] In questi giorni frenetici sta anche scrivendo un nuovo libro?
«Sì, sarà diviso in tre parti. La prima è storica, racconta il periodo dall’arresto di Benito Mussolini a Roma a Villa Savoia (oggi Villa Ada, ndr) fino alla sua morte; la seconda riguarda la guerra tra Russia e Ucraina e nella terza commenterò queste elezioni. Saranno tre libri in uno, insomma. Un vero affare (ride)».
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