Tiberio Timperi: “In Rai si punta solo sul solito tridente. Le mie idee realizzate da altri”. Tiberio Timperi sulla Rai e le scelte del servizio pubblico televisivo, il conduttore romano, 57 anni, si propone per nuovi programmi in una intervista a ‘Il Giornale’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] Nuove esperienze alle porte. Ha forse esigenza di guardarsi professionalmente intorno?
«Al momento non sono in regime di esclusiva, sto cercando fuori le sperimentazioni che non trovo in azienda. Ho la certezza che potrei dare di più al pubblico. Anni addietro, per dirne una, ho fatto prime serate su Rai1 con Ballandi e i risultati sono stati più che soddisfacenti. Eppure ormai in Rai si punta solo sul solito tridente: Amadeus, Conti e Insinna. Con tutta la stima verso questi colleghi, i cavalli su cui puntare potrebbero essere anche altri».
Cosa vorrebbe sperimentare?
«Mettere in gioco la mia ironia. Penso a programmi senza studio, alla Chiambretti degli esordi e a basso budget. In Rai ci vorrebbe una stanza in cui riunire di tanto in tanto tutti i talent, in cui tirare fuori i nostri spunti creativi. Poi potrebbero essere appaltati a case di produzione esterne, mantenendo i diritti ben saldi in Rai. Ora accade l’opposto, si acquistano troppe idee dall’esterno».
Tiberio Timperi: “In Rai si punta solo sul solito tridente”
Ha provato a farsi avanti?
«Più volte di recente, ma non sempre ho trovato orecchie. In passato, ai tempi di Carlo Freccero gli proposi qualcosa, che poi ho visto realizzato da altri conduttori. Vuol dire che erano idee buone, questo mi ha dato soddisfazione. Ora è arrivato un nuovo direttore, Simona Sala. C’è stima reciproca».
È diretto anche in privato?
«Sempre onesto. Da qualche tempo ho una storia con una persona che ha capito come sono fatto e mi lascia il guinzaglio lungo. Dopo aver tanto sofferto ci vado con i piedi di piombo. A fronte di questo mio apparente cinismo, sono una persona molto sensibile».
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