Siccità, la Cina spara missili per produrre precipitazioni artificiali. A mali estremi, estremi rimedi, la Cina corre ai ripari lanciando una campagna di tre mesi per produrre precipitazioni artificiali nelle aree più colpite dalla mancanza di piogge nel corso dell’ondata di caldo più lunga del Paese. La Cina ha in precedenza emesso il primo allerta nazionale di siccità dell’anno e ha incoraggiato i lavoratori e gli edifici a razionare le forniture di energia, compreso l’uso di ascensori e aria condizionata.
Ma l’operazione per favorire le piogge artificiali non è andata a buon fine, per ora, a causa della mancanza di nuovole. Il fiume Yangtze, il corso d’acqua più lungo dell’Asia, è ora a livelli record e parti del più grande lago d’acqua dolce della Cina si sono completamente prosciugate. Il Paese ha sopportato un’ondata di caldo torrido per oltre 2 mesi, la più lunga degli ultimi 60 anni.
Siccità, la Cina spara missili in aria
Il 19 agosto il governo di Pechino ha dichiarato allerta nazionale per siccità. Ha anche incoraggiato i residenti a razionare le forniture di energia. L’aria condizionata dell’edificio deve essere mantenuta ad una temperatura non inferiore a 26°C. Ai lavoratori è stato detto di prendere le scale invece di usare gli ascensori.
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