Rivolta dei tori in Spagna, tre persone morte incornate al “bous al carrer”. Tragedia nel corso del “bous al carrer”, la tradizionale festa che si tiene ogni anno in diversi comuni, caratterizzata da una corrida molto popolare nella Comunità Valenciana. La manifestazione si svolge nelle strade dei paesi, in un circuito urbano delimitato da barriere in cui i tori vengono rilasciati liberi di correre.
Quest’anno si registrano già tre vittime nella tradizionale corsa dei tori. Gli incidenti sono avvenuti durante i festeggiamenti in tre paesi della Comunità Valenciana. Le tre vittime sono state incornate dagli animali che correvano liberi e hanno perso la vita per le gravi ferite riportate. Nonostante il limite di età per partecipare è fissato a 16 anni, tra i feriti c’è anche un ragazzino di 14 anni che adesso è grave ma non in pericolo di vita. Il ministero della Giustizia ha aperto un’inchiesta.
E non finisce qui, perché sono diverdi gli episodi in cui i festeggianti sono rimasti feriti o sono morti. L’ultimo deceduto nella Comunità Valenciana è stato segnalato ieri, mercoledì 20 luglio. Mentre un residente di Albacete ha subito «un brutale attacco», secondo le testimonianze dei presenti, durante la celebrazione in onore di San Cristóbal Mártir.
Rivolta dei tori in Spagna, tre morti e diversi feriti
Lo scorso martedì, invece, è morto un altro uomo a Meliana (Valencia). A perdere la vita anche un turista francese, ferito lo scorso 8 luglio e morto dopo aver trascorso nove giorni ricoverato all’ospedale di Denia (Alicante). Dopo i gravi fatti di questi giorni, si fa ancora più vivace la protesta del Partito Animalista Contro l’Abuso di Animali (PACMA) che chiedono maggiore responsabilità agli organizzatori delle feste dei tori e alle pubbliche amministrazioni e di porre fine agli abusi nei confronti degli animali.
Ma il “bou al carrer”, è non solo una festa tradizionale, ma anche un business che ha un rilevante impatto economico sulla Comunità Valenciana. Secondo uno studio dell’Università di Valencia, infatta, il volume di affari si aggira intorno ai 300 milioni di euro, il reddito derivante dalle feste collegato a circa 3 mila posti di lavori. Di seguito il video del servizio pubblicato su Youtube (SCONSIGLIATO A UN PUBBLICO SENSIBILE).
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