Messner: “Mia moglie molto più giovane? La cosa dei soldi è molto ingiusta. Vi spiego perché”. Reinhold Messner e la moglie molto più giovane, l’alpinista trentino parla del matrimonio con Diane Schumacher, 36 anni più giovane di lui, in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Reinhold, cosa l’ha spinta a chiamare Diane subito?
«Ero rimasto colpito da questa donna bellissima, desideravo conoscerla meglio. Ero un po’ perso. Mia moglie mi aveva lasciato otto mesi prima e non stavo cercando una nuova compagna, sopravvivevo benissimo anche senza saper cucinare: a me bastano un po’ di speck e pane secco, poi spesso mangio al ristorante, quando sono via per la mia attività di conferenziere».
Diane: «In realtà già sul ponte mi stava facendo tante domande, credevo volesse offrirmi un lavoro. Poi quando mi ha chiamata ho capito che aveva un altro interesse…».
Reinhold: «… e tu sei caduta in trappola, perché adesso lavoriamo anche insieme!».
Avete creato The Messner Mountain Heritage, che si occupa della Final Expedition, l’ultimo tour mondiale per raccontare cos’è l’alpinismo tradizionale.
Reinhold: «Diane è la Ceo, segue tutta la parte organizzativa. Era importante per noi costruire qualcosa di nostro».
Diane: «Questo tour finale era cominciato prima del Covid in Australia e in Nuova zelanda, poi a Mosca e a San Pietroburgo. Ora ripartiamo a settembre in Slovenia».
Il vostro matrimonio, il terzo per Reinhold e il secondo per Diane, non è stato risparmiato da critiche. Anzitutto per la differenza di età: 36 anni (lei è del 1980, lui del 1944).
Diane: «Ripetono i soliti cliché, gli stessi che troviamo nei libri e nei film. Dicono che sono interessata al Castello, ai soldi… Noi non pretendiamo di dire agli altri come devono vivere. Però vorremmo decidere da soli della nostra vita».
Reinhold: «Questa cosa dei soldi è molto ingiusta. Ho quattro figli e le cose sono chiare: Castel Juval è di Anna; la gestione del Messner Mountain Museum è affidata a Madgalena; con Simon abbiamo lavorato alla mia società di produzione dei film, ma ora lui ha due masi in montagna e segue quello; alla primogenita, Leila, ho comprato la casa in Canada, dove vive».
Diane, come è stata accolta dalla famiglia di Reinhold?
«I fratelli e la sorella sono stati tutti molto carini. In particolare ho un rapporto molto dolce con Hubert, che non ci ha mai giudicato, fin dall’inizio è stato dalla nostra parte. Dei figli, Leila l’ho incontrata la prima volta due anni fa, è molto creativa e carina con me. Magdalena le assomiglia, è quella che sento più vicina. Anna ha 20 anni: alla sua età io ero già sposata…».
Messner: “Mia moglie molto più giovane? La cosa dei soldi è molto ingiusta”
Con Thomas, da cui ha avuto Reto, oggi 15enne. Che rapporto ha suo figlio con Reinhold?
«All’inizio è stato difficile, mi ha chiesto perché li stavo abbandonando. Ho provato a spiegargli che tra un paio d’anni sarebbe stato lui ad andare via di casa, e non poteva desiderare che io rimanessi accanto a un uomo che non amavo più. Vive con il padre».
Viene a trovarvi ogni tanto?
Diane: «No, non ama la montagna e diciamo che non considera Reinhold un patrigno».
State pensando a un figlio vostro?
Diane: «No, non potrei mai fare questo a Reto. E poi Reinhold ne ha già quattro».
Mi dite un pregio e un difetto l’uno dell’altra?
Diane: «Lui non ha pazienza. Se abbiamo un appuntamento e siamo in orario, scalpita lo stesso. Per contro, se litighiamo non me lo rinfaccia: si dimentica tutto subito».
Reinhold: «Diane è una donna bellissima ed è cento volte più pratica di me, può sistemare qualsiasi cosa. Il difetto: è molto emotiva».
Diane: «Voglio aggiungere che nonostante lui abbia poca pazienza, quando si tratta di accompagnarmi a fare shopping, cosa che odia, non mi mette mai fretta: se devo provare gli abiti, sta lì a guardarmi a ogni cambio».
Pensate mai che non invecchierete insieme?
Reinhold: «La nostra differenza di età non la posso cambiare. E al dopo non possiamo mai essere preparati. Però so che lei sarà capace di sopravvivere anche senza di me».
Diane: «Siamo molto innamorati anche della nostra testa, dei nostri pensieri, dei progetti che abbiamo. Non potrei mai vivere con una persona con la quale i miei pensieri non sono allineati».
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