In ospedale con una bottiglia d’acqua nell’ano: marito 50enne operato d’urgenza. È successo un po’ di tempo fa in Iran, dove un uomo di 50 anni si è presentato in ospedale con una bottiglia d’acqua nell’ano. All’uomo è stata estratta una bottiglia lunga 19 centimetri. Il cinquantenne, di cui non si conoscono le generalità, era così spaventato dalla reazione di sua moglie che per tre giorni non ha chiesto aiuto.
La donna alla fine ha portato il marito in ospedale perché era preoccupata: non mangiava, aveva dolori addominali e non riusciva ad andare in bagno. Ma, anche una volta arrivato in ospedale, l’uomo non ha voluto dire ai medici che aveva una bottiglia infilata nell’ano. La cosa è diventata chiara solamente quando è stato sottoposto a una Tac.
In un articolo sulla rivista Clinical Case Reports, i medici hanno raccontato che il paziente non voleva rivelare di essersi infilato la bottiglia nel retto per “imbarazzo e paura di sua moglie”. Il cinquantenne aveva spinto la bottiglia nell’ano inserendo prima il fondo, pensando che così sarebbe stato in grado di estrarla afferrando la parte superiore. Ma così non è stato, e la bottiglia di plastica è rimasta conficcata in profondità nel suo intestino crasso.
I medici dell’Imam Khomeini Hospital di Sari non hanno raccontato se l’uomo ha spiegato perché si era infilato la bottiglia nell’ano, anche se hanno fatto notare che gesti del genere avvengono per lo più per gratificazione sessuale. L’uomo, che aveva alle spalle una storia di depressione, è stato immediatamente portato in sala operatoria e gli è stata somministrata un’anestesia anche per rilassare lo sfintere.
In ospedale con una bottiglia d’acqua nell’ano: operato d’urgenza
I chirurghi poi “con attenzione e lentamente” hanno trascinato la bottiglia fuori dall’ano. Non ci sono state rotture o sanguinamenti e i test di follow-up non hanno evidenziato tracce lesioni interne o perforazione dell’intestino inferiore. Gli oggetti inseriti nel retto possono potenzialmente perforare l’intestino, e questo può portare alla morte se del materiale fuoriesce dal tubo digerente.
Dopo tre giorni di ricovero in ospedale, l’uomo è stato dimesso e si è rivolto a una clinica psichiatrica per un percorso di assistenza. Un mese dopo l’operazione, secondo quanto riferito dall’ospedale, l’uomo non ha avuto ulteriori problemi intestinali. Discutendo la questione delle “inserzioni rettali” in generale, i medici hanno notato che nella maggior parte dei casi in cui gli uomini si presentano in ospedale con oggetti bloccati all’interno del loro retto si tratta di soggetti di età compresa tra 30 e 40 anni.
Tra gli oggetti estratti più spesso dall’ano dei pazienti ci sono lampadine, bottiglie, manganelli, bombolette spray per il corpo. Anche i medici del servizio sanitario inglese si ritrovano a dover affrontare incidenti simili. Dall’analisi dei dati dello scorso anno emerge che circa 400 “corpi estranei” sono stati estratti dagli ani di uomini britannici. E si stima che questo costassi al contribuente inglese circa 340.000 all’anno tra operazioni e farmaci.
Le persone più comunemente infilano oggetti nel loro retto per piacere sessuale. Questo in parte è dovuto al numero di nervi presenti nell’ano, che lo rende altamente sensibile. Inoltre questa pratica per gli uomini può stimolare la prostata, una parte erogena del sistema riproduttivo maschile. Mentre nelle donne può stimolare indirettamente parti della vagina.
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