Vera Spadini: “MotoGP? Un aspetto mi rende felice. Instagram mi imbarazza. Valentino Rossi ha una qualità incredibile”. Vera Spadini sul MotoGP e non solo, la giornalista pavese (45 anni) tra i volti di punta di Sky Sport si racconta a tutto tondo in una intervista a mowmag.com. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Sei anni in MotoGP sono molti, come li hai vissuti?
“Vorrei dire che mi hanno migliorata perché spero sia così. Poi non lo so, magari dall’esterno uno può dire il contrario, ma è stata un’esperienza meravigliosa che mi ha fatto conoscere tantissime persone. Alcune di loro so che me le porterò avanti per tutta la vita. Lì, nel paddock, oltre al lavoro si crea un rapporto umano molto profondo, un valore aggiunto che mi rende felice di aver fatto questa esperienza. È un ambiente che più lo conosci e più ti appassiona: vivere da vicino certe dinamiche, anche il gesto sportivo… Quando lo vedi coi tuoi occhi è qualcosa di straordinario. Anche tutto il lavoro che c’è dietro in una squadra ti insegna molto, lì ognuno è fondamentale”.
[…] Andando un po’ oltre a quello che vogliono sentirsi dire i motociclisti, quanto è diversa la MotoGP rispetto al calcio?
“Il pilota e tutte le persone attorno a lui hanno un approccio molto più easy, diretto. Prima di avvicinare un calciatore devi fare un giro spaventoso tra manager, sponsor e responsabili vari. Poi magari hai i tuoi contatti e fai un po’ prima, nelle moto però l’approccio è tutt’altra cosa. E questa diniamica fine si riflette anche nel modo di raccontare, che alla fine diventa più divertente”.
Vera Spadini: “MotoGP? Un aspetto mi rende felice”
A proposito: hai qualche bell’aneddoto sul team di lavoro di Sky?
“Noi – me lo dico da sola, pensa te – siamo un gruppo di lavoro divertente, c’è molto feeling. Sanchini e Meda, che sono un team perfetto nella telecronaca, nel lavoro e anche nella vita perché sono molto amici, in realtà sono come il giorno e la notte. Mauro è tutto preciso, guai se gli sporchi le scarpe… Meda invece è il caos. Molte cose buffe nascono da questa dinamica, una sera Antonio Boselli ha rovesciato il vino rosso sulla camicia bianca di Sanchini – addirittura due volte – e se lo spiego non rende, da morire dal ridere. Oppure quando ogni mattina saliamo in macchina e c’è il momento valigie… Sanchini fa il Tetris, perché deve essere tutto preciso”.
[…] Durante le dirette esci spesso dal ruolo di presentatrice finendo in quello dell’opinionista: si vede che ti piace, che capisci lo sport. E molte volte finisci per avere ragione. L’avevi messo in conto?
“Beh, mi fa piacere. Io sono molto secchiona, mi vado sempre a rivedere tutte le statistiche, studio tanto e a ogni sessione mi guardo i cronologici, faccio gli schemini… sono proprio secchia! E poi ascoltando e chiedendo ai piloti, qualcosa rimane anche a me e provo un po’ a metterlo insieme”.
Dalla televisione arriva tanto, ma non tutto: ci sono dei piloti che ti lasciano addosso qualcosa in più quando ci parli?
“Certo, e devo partire da Vale. Dalla televisione capisci già che è speciale, che è Valentino Rossi. Ma incredibilmente, a conoscerlo di persona, è ancora più di quello che vedi. È piacevole, simpatico, fa morir dal ridere… sembra un tuo amico da sempre. A me ha colpito molto la capacità di far star bene tutti quelli che ha intorno e il fatto – nonostante tutto – di essere una persona semplicissima. Poi beh, ha una velocità di pensiero superiore alla norma che mi ha impressionato moltissimo”.
Vera Spadini: “MotoGP mi ha cambiata”
[…] Tu hai una pagina di fan molto attiva (@veraspadini, su Instagram): come la vivi?
“Allora, vivo tutto con molto imbarazzo perché fondamentalmente sono una persona timida. Chiaramente mi fa davvero molto piacere e li ringrazio di cuore, ma dico ‘addirittura?’. Ecco vedi, mi imbarazzo anche a parlarne! Però ecco, sui social molto spesso c’è tanta volgarità, invece mi fa piacere che nei commenti ci siano solo cose carine. Sai, cerco anche di essere abbastanza pulita nell’immagine, ad alcune persone a volte scappa un po’ la mano nel modo di porsi. Io provo a stare un po’ nei limiti che secondo me andrebbero connessi alla nostra professione”.
Sogni mai un ambiente diverso dopo il calcio e le moto? Penso magari alla musica.
“Ah si, di certo se potessi fare qualcosa inerente alla musica sarebbe un sogno”.
Per esempio? Dai, il massimo.
“La cantante rock! Ah no, è troppo tardi (ride). Diciamo approfondimenti, trasmissioni dedicate alla musica…”
Andresti mai a Sanremo?
“Beh, si. Come fai a dire di no a Sanremo? Però secondo me è una cosa molto stressante, tutti aspettano una qualsiasi cosa per criticare, sollevare polemiche… c’è un po’ troppa ansia, no? Se se avessi una bacchetta magica sceglierei tutt’altra roba, penso a una trasmissione di musica in cui si vive un po’ l’atmosfera del concerto, i backstage… cose così, sul campo”.
[…] Chi è pilota più rock n’ roll del paddock?
“Pecco (Bagnaia, ndr.) ascolta gli AC/DC e in generale molto rock, quindi dico lui”.
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