Raf: “Cherie non volevo diffonderla ora. Fake news? Sono colpito da un aspetto”. Raf su Cherie e non solo, il cantautore pugliese, 62 anni, parla del suo ultimo lavoro discografico che è già tra i pezzi più ballati dell’estate, a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’.
Raf, da dove arriva “Cherie”?
«Fa parte di un nuovo album a cui sto lavorando e che uscirà dopo settembre. Infatti all’inizio non pensavo di diffonderla ora. Ma poi mi sono reso conto che è perfetta per l’estate e per questi tempi di problemi angosciosi e apparentemente irrisolvibili… La canzone parla della voglia di ballare tutta la notte per liberarsi dalle ansie e ritrovare un po’ di spensieratezza. È un inno all’estate».
Raf: “Cherie non volevo diffonderla ora”
Il testo parla anche di “fake news”…
«I miei pezzi nascono da quello che accade intorno. Sono colpito dai rischi delle “notizie” manipolate e fuori controllo che girano sul web, magari solo per raccogliere clic. A un certo punto era pure uscita la “notizia” della mia morte… Ma è solo un accenno, una traccia: temi di cui potresti parlare per ore in una canzone pop devono diventare una semplice eco, che alcuni coglieranno e altri no».
[…] Com’è tornare sul palco dopo le restrizioni per la pandemia?
«Esaltante. Abbiamo bisogno di cantare insieme. Io poi ho sempre vissuto di questo, mi sembrava un incubo non poter stare a contatto col pubblico. Con Umberto Tozzi siamo stati i primi a tornare nei teatri, dopo che avevamo rinviato il nostro tour. Era commovente vedere il pubblico alzarsi in piedi e cantare con la mascherina. Ora è ancora meglio, sembra di essere tornati a prima del 2020. Penso anche a cosa si sono persi i ragazzi. Ecco perché c’è bisogno di “ballare tutta la notte”».
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