Tragedia Marmolada, bilancio vittime continua a salire, gli espert: “Fenomeni evidenti già da domenica”. Attualmente sono 17 gli alpinisti che risultano dispersi sulla Marmolada. Sono invece otto i feriti, di cui due in gravi condizioni. Tra i feriti ci sono due cittadini tedeschi. Per ora i deceduti sono sei, dei quali quattro già identificati. E’ quanto apprende l’Ansa dagli inquirenti.
Le ricerche dei dispersi si concentrano sul versante della Marmolada dove nel pomeriggio di ieri, domenica 3 luglio, è crollato un seracco di ghiaccio facendo una strage fra i turisti che stavano salendo sulla cima della vetta più alta delle Dolomiti.
Come anticipato, il bilancio per ora è di sei morti, otto feriti e diciassette dispersi. Vigili del fuoco e soccorso alpino stanno perlustrando, con droni e termocamere, la parete della montagna. Verifiche tra le auto nei parcheggi per identificare i proprietari dei veicoli rimaste in sosta.
La momento le vittime italiane identificate in seguito al crollo sono tre. Una delle vittime è originaria della provincia di Vicenza, l’altra della provincia di Treviso e sono entrambi guide alpine. Anche una terza persona identificata sarebbe veneta. Tra i dispersi inoltre, che al momento sarebbero una ventina, ci sarebbe anche un uomo sui 50 anni di Alba di Canazei. Il conteggio delle vittime sembra purtroppo destinato a salire, considerato il numero di dispersi.
Tragedia Marmolada, bilancio vittime continua a salire
Intanto il questore vicario di Trento Luigi Di Ruscio, è intervenuto in riferimento alla presenza di diversi curiosi che cercano di avvicinarsi all’area interessata dalla valanga sulla Marmolada. “Chiediamo alle persone di non avvicinarsi alla zona del disastro perché, al di là della pericolosità del sito e all’inciviltà di questi comportamenti, c’è il rischio di intralciare le operazioni dei soccorritori. Saremo duri con chi viola i divieti”, ha chiarito.
Secondo la Commissione glaciologica della Società alpinistica tridentina che da anni segue lo stato di salute dei ghiacciai del Trentino. “In Punta Rocca, come in tutta la Marmolada, ci sono temperature alte da parecchi giorni. Dopo i primi giorni freddi di maggio, dal 10 maggio a oggi i giorni la cui temperatura media dell’aria tra giorno e notte è andata sotto lo zero sono 5-6.
Nelle ultime settimane lo zero termico ha ondeggiato tra i 4.500 e i 4.900 metri sottoponendo le montagne e le masse glaciali a forti stress termici. Già domenica erano evidenti i classici fenomeni di ruscellamento a causa della fusione. Nono conosciamo le dinamiche del crollo. Dalle immagini si vede la zona del distacco, purtroppo un fenomeno così intenso e tragico non era facilmente prevedibile”.
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