Ema Stokholma: “In Italia c’è un pregiudizio. Futuro? Perché non come Amanda Lear? Ema Stokholma sull’ Italia e non solo, la conduttrice e scrittrice francese naturalizzata italiana, 38 anni, si racconta in una intervista a ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
La sua è una grande qualità, quella di piacere a tutti, soprattutto alle donne, come ci riesce?
«Onestamente non so cosa sia l’invidia. La cosa più bella per me è essere amata dalle persone, senza distinzione di sesso, faccio un po’ fatica a farne effettivamente, cerco di condividere molto, anche sui miei canali, posto molto la mia attività di pittrice e le critiche e i commenti a riguardo, mi fanno crescere, dipende quindi anche da cosa comunichi. Chi mi segue sa che ho molti difetti, ma cerco sempre di riderci su».
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[…] Qual è il pregiudizio più difficile che ha combattuto?
«In Italia il tabù della mamma, è un argomento difficile, comprende tante sfumature. È impensabile credere che una madre possa avere delle difficoltà quando in realtà ne ha più di chiunque altro, per far capire il mio pensiero in Italia e la mia situazione è stato difficile, ho dovuto scrivere il mio libro, ma dopo sono stata compresa ed è stato molto bello».
E lei ha compreso sua madre poi?
«L’ho capita quando ho avuto la mia prima sofferenza d’amore, in quel momento ho pensato “cavolo se avessi due figli ora non so come farei, perché in questo momento non vorrei parlare con nessuno” bisogna avere empatia, e quella si impara crescendo».
Ema Stokholma: “In Italia c’è un pregiudizio”
Ha una sua famiglia ora?
«Ho testato diverse persone negli anni, alcune sono rimaste come Andrea Delogu, siamo diverse, ma lei c’è sempre, è la mia famiglia, mi stimola, avere degli amici ti porta a migliorarti come persona, perché devi essere onesta e pronta al confronto per avere degli amici”».
Invece lei che è instancabile, dove vuole arrivare?
«Amanda Lear quante cose faceva? Perché non posso essere come Amanda Lear? Adesso inizia il programma estivo di Radio 2 happy family dove mi metto in gioco del tutto, uscendo dalla mia comfort zone musicale, cambio tutto e mi concentro sull’intrattenimento, mi piace sperimentare, è il mio metodo, fare le cose, provare per capire se riesco a farle, sto imparando a fare la spaccata pensa un po’».
Fa parte del cambiamento che sta affrontando la voglia di rimuovere i tatuaggi?
«Anche, ma devo dire che era un po’ una moda che ci è sfuggita di mano, io poi sono in eterno cambiamento e quando mi domando perché ho fatto delle cose indelebili, la risposta è non lo so. Sono così anche in amore, è difficile che riesca a stare ferma a non cambiare sempre, un consiglio che mi sento di dare alle persone impulsive come me, pensateci bene prima di fare una scelta indelebile».
[…] A cosa non può rinunciare?
«A struccarmi, di giorno, di notte, sempre, è un regalo che faccio a me stessa, fosse per me andrei sempre in giro struccata».
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