Jonathan Bailey: “Sessualizzazione di genere da cambiare, siamo schiavi. Italia? Un aspetto lo adoro”. Jonathan Bailey sulla sessualizzazione di genere e non solo, l’attore britannico, 34 anni, noto soprattutto per il ruolo di Anthony nella serie Netflix ‘Bridgerton’, ne parla in una intervista a ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Cosa le piace dell’Italia?
«La prima volta che ci sono stato, ci ho lasciato un pezzo di cuore. Adoro il senso della famiglia che avete, per non parlare del clima, delle spiagge e, soprattutto, del cibo. Vengo da una settimana abbastanza impegnativa, e posso dirle che stare qui a rotolare un po’ è molto rilassante per me».
È rilassato anche il suo rapporto con la moda?
«Molto. Non mi preoccupo troppo, vivo il mio modo di vestire con grande libertà e freschezza. Per dirle: i calzini lunghi con le scarpe da ginnastica li ho sempre apprezzati».
Jonathan Bailey: “Sessualizzazione di genere da cambiare”
Di certo il suo modo di vestire oggi è un tantino più confortevole di quello che aveva Bridgerton.
«Direi di sì. Tutti gli indumenti di Bridgerton sono incredibilmente scomodi (ride, ndr)».
Lei è dichiaratamente omosessuale: vent’anni fa non sarebbe stato facile per un attore dichiarato fare carriera come oggi. Pensa che sia ormai tutto archiviato o che ci siano ancora margini di miglioramento?
«Penso che il settore abbia fatto passi da gigante in questi ultimi anni. Il modo in cui dovrebbero essere vestite le donne, l’abuso di potere nell’industria e la rappresentazione della razza sullo schermo sono molto cambiate, ma c’è ancora spazio per dei miglioramenti. Siamo ancora schiavi della sessualizzazione di genere, e dobbiamo lavorare sodo per far sì che questo cambi».
Il suo contributo a questo cambiamento?
«Scegliere i progetti in base a questa sensibilità. Muovere l’ago di lavoro in lavoro per far sì che i miglioramenti siano sotto gli occhi di tutti. Ognuno di noi dovrebbe impegnarsi in questa direzione, per cercare di fare la differenza» (fonte foto).
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