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Iva Zanicchi: “Se non sei di sinistra non lavori in certi ambienti. Un’esclusione mi ha ferita. In un’altra vita ero egiziana”

Iva Zanicchi: “Se non sei di sinistra non lavori in certi ambienti. Un’esclusione mi ha ferita. In un’altra vita ero egiziana”. Iva Zanicchi sulla sinistra e non solo, la cantante emiliana, 82 anni, parla di politica, spettacolo e anche amore e sesso in una intervista a ‘Fanpage.it’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Per rimanere alla musica, non dev’essere stato facile essere anti-comunista in un periodo in cui la cultura era tutta di sinistra e i cantautori, in particolare emiliani, erano fortemente connotati politicamente.
“Ho combattuto molto contro questa mentalità. La trovavo una cosa ingiusta. In quello sono stati bravi a far pensare che la cultura fosse solo di sinistra. E ancora oggi se non ti dichiari di sinistra non sei nessuno, non vieni preso in considerazione, non sei invitato in certi ambienti e a certe manifestazioni canore. Per esempio, anche quando era politicizzato, perché non mi hanno mai invitata al Primo maggio?”.

Me lo dica lei…
“Ma vogliamo scherzare? Io ho vissuto la guerra, sono nata nel 1940, sono stata messa al muro dai tedeschi. Io ho il diritto di cantare al Primo maggio e parlare di libertà. Purtroppo non è stato possibile e ci ho sofferto. Come qualche anno fa a una serata bellissima con tutti i cantanti emiliani, non faccio nomi di chi la organizzava perché è un cantante famoso, c’erano tutti tranne me. Poi si sono scusati, ma chi c’è più emiliana di me? E purtroppo la politica ha un po’ inquinato anche il mio rapporto d’amore per l’Emilia. Pensa che non ho mai incontrato neanche Guccini…”.

Iva Zanicchi: “Io non di sinistra esclusa dalb1 maggio”

[…] Ma è vero che ogni tanto lei parla alla luna?
“Eh sì, come tutti i pazzi. I pazzi savi, naturalmente, e io credo di essere un po’ folle. Ho una attrazione fatale verso la luna, tanto che quando l’uomo è allunato ha profanato qualcosa che sentivo solo mio. Certo, come tutti ho gioito, però mi ha anche tolto un po’ di fascino. In questo romanzo parlo molto delle stelle, anche con loro parlo. Non faccio un comizio, ma dentro di me quasi quasi […]”.

Il suo misticismo non si ferma qui, visto che ha detto di aver convissuto per anni con la sensazione di una vita precedente al tempo degli egizi.
“È vero, quando ero molto giovane, spessissimo, avevo delle sensazioni così forti che mi facevano stare male. Ero convinta di aver vissuto un’altra vita al tempo dell’Antico Egitto. E giustamente mi pigliavano per pazza. Non l’ho raccontato neanche alla mia mamma, forse avrei avuto bisogno di un medico. Ricordo ancora che quando si andava a funghi e mi dicevano “lavati nel catino” io non riuscivo a chinarmi e mi guardavo attorno perché ero consapevole di essere già deceduta di morte violenta con un colpo dietro la nuca. Poi quelle sensazioni sono passate, ma erano molto vive […]”.

[…] In questa nonchalance nel parlare di sesso mi ha ricordato “La carne tonda”, il libro di Franco Branciaroli, grande attore teatrale, che a 75 anni ha scandalizzato per questo suo esordio letterario considerato quasi pornografico. Siete più liberi voi di tanti giovani autori.
“Sì, questo è vero. O siamo più liberi o siamo più rincoglioniti! A parte gli scherzi, prima avevo tanti tabù nel parlare di sesso, ma adesso trovo che sia una vera liberazione. È bellissimo, ne parlo come di arte, di natura, di musica, di cibo. Perché ci devono essere delle limitazioni nel fare all’amore? Anzi, io trovo scandaloso che la gente pensi che a una certa età non si possa più fare sesso. È ridicolo, perché quando sei vecchio va da sé che potresti non farlo più se hai degli acciacchi, ma se sei anziano e ancora vitale e integro perché non puoi farlo? Cosa scandalizza le persone?”.

Iva Zanicchi: “In un’altra vita ero egiziana”

Sarà che viviamo in una epoca piuttosto politicamente corretta?
“Quando ne parlo seriamente vedo che le persone non capiscono, quasi quasi mi compatiscono se dico che faccio sesso. Allora vi dirò che non lo faccio… Ma il pensiero me lo volete lasciare? Guarda, a volte è più importante il pensiero dell’atto in sé e riesci a vivere delle storie d’amore bellissime dove il sesso c’entra poco”.

Quando è stata l’ultima volta che ha fatto l’amore?
“Eeehhh… Il peccato lo si dice, ma scendere nei dettagli lasciamo perdere. Quando hai 20-30 anni dicono che la passione possa durare 2-3 anni, ma come? Se la coltivi bene può durare e infatti chi è innamorato si augura che non passi. Nei primi tempi quando vedi il partner senti le farfalle nello stomaco, quello è vero che passa. Però credimi, la tenerezza, le carinerie, il tenersi la mano a letto dicendoti cose belle, quelle possono non finire mai. Io al mattino mi alzo e credo di essere orribile, però mio marito mi dice: “Come sei bella”. E invece io sono orribile, un mostro! Allora anch’io sono gentile con lui e a volte gli dico che è bello… Si fa fatica a crederlo… (altra risata), ma bisogna anche riderne assieme e divertirsi”.

Ha raccontato che in passato era normale che le donne venissero picchiate in famiglia. Ma visto il suo carattere, lei ha mai picchiato un uomo?
“Non mi è mai capitato. Invece mi è capitato di un uomo gelosissimo che mi ha dato uno schiaffo. Subito dopo gli ho detto: “Da domani sparisci dalla mia vita”. E così è stato. Fortunatamente non era un grande amore. Lo dico sempre agli uomini: “Se volete essere lasciati datemi uno schiaffo”. E subito dopo uscite dalla mia vita. Non concepisco che si alzino le mani, ma da entrambe le parti”.

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