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Arisa: “Ddl Zan? Qualcuno ha giocato sporco con un aspetto.Rocco Siffredi cortese, garbato e di grande spessore”

Arisa: “Ddl Zan? Qualcuno ha giocato sporco con un aspetto.Rocco Siffredi cortese, garbato e di grande spessore”. Arisa sul Ddl Zan, Rocco Siffredi e non solo, la cantante lucana, 40 anni, parla a cuore aperto spiegando cosa la lega alla comunità lgtbq+ in una intervista a ‘Vanity Fair’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

[…] al 36esimo MiX Festival di Milano sarà incoronata Queen of Music. C’è un filo speciale che la lega alla comunità lgtbq+?
«Non so se sono una paladina, penso di essere una persona non diversa dalle altre che però con i propri strumenti ribadisce ciò che è giusto in questo momento storico. Ed è il valore della libertà personale. Sono onorata di essere percepita come un punto di riferimento, in realtà ho iniziato molto presto a capire che c’era qualcosa che non andava. Nel 2010 andai a Sanremo con Le Sorelle Marinetti, c’erano stati episodi in cui ero stata particolarmente colpita e ho avuto la possibilità di rispondere con la mia musica».

È anche stata madrina del Pride di Padova. Dopo l’insabbiamento del Ddl Zan a che punto siamo sulla strada dei diritti?
«Quello di Padova è uno dei Pride storici, è stato bellissimo esserci. Io cerco di dare voce a chi non ha voce. E devo dire che l’Italia ha messo il Ddl Zan in stand by perchè qualcuno ha giocato sporco con la comunicazione facendo leva sulla pigrizia dell’italiano medio che non si informa. Non voglio incitare alla rivolta però ci facciamo andare bene un po’ tutto. Ci vuole un scatto, che nasce solo dall’interesse reale per le persone. Da credente dico che insieme alla fede si deve esercitare il senso critico».

Arisa: “Ddl Zan? Qualcuno ha giocato sporco”

Poi ci sono tragedie del silenzio e della solitudine che lasciano senza parole, come quella di Cloe Bianco, insegnante transgender.
«Una storia tristissima e sconcertante. Se dobbiamo arrivare a suicidarci nel 2022 perché non veniamo accettati mi pare che anche il lavoro che facciamo noi artisti sia nullo. L’accettazione e l’inclusività di cui tanto parliamo non sono un valore acquisito».

Anche lei ha parlato di recente delle sue tristezze, adombrando una fatica di vivere e a tratti un senso di solitudine.
«La solitudine è un sentimento che non mi è completamente estraneo. Però oggi la vivo in senso positivo, quasi buddista, io nella solitudine mi rigenerano perché di contro ho una vita piena. Lo stare con me stessa mi fa rientrare in connessione».

[…] Come sta in questo momento?
«Il cuore è in grande ricostruzione, è il cuore di una ragazza di 40 anni che ha vissuto amori totali e tante fasi. Sto lavorando su me stessa, sul fatto di amarmi. Quando ti ami sei molto più amabile».

[…] E la famosa svolta sexy?
«Ad agosto faccio quarant’anni, mi voglio vedere bene, voglio darmi la possibilità di vivere un’altra giovinezza. Sulla base di questo io cerco di rendermi più soddisfatta di me e mi fa stare bene ricevere complimenti dalle persone, anche su Instagram. Mi piace vedermi bella, mi piace pensare di poter essere desiderata ancora da qualcuno».

Insomma quella con Rocco Siffredi era solo una provocazione
«Ma no, ci siamo conosciuti. È un uomo cortese, garbato e di grande spessore»

Come si può conciliare la voglia di un amore definitivo e la libertà?
«Questo è il problema. Non sono servitrice del seme sacro e questo egoismo di base mi porta a non essere esattamente la donna dei sogni. Però credo in amore possa esistere la libertà e insieme la consapevolezza che ci si appartiene».

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