Insetti alla bolognese ai bambini di quattro scuole elementari: il primo progetto “Novel food”. Addio crocchette di pollo e patatine fritte, nelle mense di quattro scuole elementari del Galles stanno per arrivare grilli domestici e vermi della farina. Il primo progetto della cosiddetta “Novel food” parte con l’obiettivo di sostituire le vecchie abitudini con pietanze a base di insetti.
Ai bambini di età compresa tra i cinque e gli 11 anni sarà proposta anche la “bolognese” a base di insetti e proteine vegetali con lo scopo di incoraggiare piccoli e genitori ad allontanarsi dalla carne. Il progetto, guidato da accademici dell’Università di Cardiff e dell’Università dell’Inghilterra occidentale (UWE Bristol), coinvolgerà anche i bambini delle scuole primarie per scoprire i loro atteggiamenti nei confronti delle questioni ambientali e come si traducono in opinioni sul cibo che mangiano.
Da questo desiderano trovare il modo migliore per educare le giovani generazioni e le loro famiglie sui benefici ambientali e nutrizionali degli insetti commestibili e, a loro volta, ridurre il consumo globale di carne. Il progetto, iniziato la scorsa settimana, utilizza sondaggi, workshop, interviste e focus group per esplorare le esperienze dei giovani sulle proteine alternative. Come parte della ricerca, sperano di offrire prodotti alimentari contenenti grilli e vermi della farina.
Insetti alla bolognese ai bambini di quattro scuole elementari: il primo progetto “Novel food” in Galles
Questo include un prodotto chiamato VEXo, che combina proteine di insetti e piante ed è progettato per assomigliare alla carne tritata a simulare la bolognese (piatto di origine napoletana nonostante il nome). I bambini assaggeranno anche una gamma di prodotti a base vegetale che sono già ampiamente disponibili sugli scaffali dei supermercati del Regno Unito, come alternative alla carne a base di piselli e di soia.
Tutti i prodotti offerti avranno ricevuto l’approvazione Novel Foods da parte della Food Standards Agency e i genitori dovranno dare il consenso affinché i loro figli prendano parte. “Le voci dei giovani stanno diventando sempre più importanti nelle discussioni sul futuro ambientale e sul benessere degli animali”, ha affermato il dottor Chrisopher Bear della School of Geography and Planning dell’Università di Cardiff.
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