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Televisione

Pamela Villoresi: “Elisa? Io diversa per un aspetto. Con Frassica mi devo trattenere per non esplodere”

Pamela Villoresi: “Elisa? Io diversa per un aspetto. Con Frassica mi devo trattenere per non esplodere”. Pamela Villoresi su Elisa di ‘Don Matteo‘ e non solo, l’attrice toscana, 65 anni, parla del personaggio della fiction in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Elisa appare nei momenti clou, quando c’è maretta o se sta per scoppiare un amore.
«Gli autori sono geniali. Pensiamo a come hanno gestito il cambio di protagonista e l’avvicendamento fra Terence Hill e Raoul Bova. Adesso tutti amano don Massimo».

Pure il suo personaggio è cambiato. Sembra meno autoritario, più dolce.
«Vero. All’inizio era anche invadente, ora ha un risvolto un po’ buffo. Elisa ora è più comprensiva, profonda e gioiosa, mi piace molto così».

Quando si rivolge al maresciallo Cecchini, Elisa lo chiama “Ninuzzo”. C’è aria di fiori d’arancio?
«Non lo confesserò nemmeno sotto tortura!».

Che complicità si è creata con Frassica?
«Con Nino sul set ci siamo fatti delle risate clamorose. Lui improvvisa molto e io mi devo trattenere per non esplodere. Fino alla fine del ciak, resisto, ma poi… bum! Scoppio».

Pamela Villoresi: “Elisa? Io diversa per un aspetto”

[…] Elisa porta il caffè a letto al maresciallo e fa la spesa per la figlia. Lei è così premurosa con i suoi familiari?
«Per lavoro sono “donna in carriera”, e giro tanto. Ma ho cresciuto tre bambini da un certo periodo in poi da sola, perché mio marito (il direttore della fotografia Cristiano Pogany, ndr) non c’è più dal 1999. Ma quando rivedo i miei tre figli e le mie due nipotine, Nina di 7 anni e Sara di 4, mi piace accudirli. E poi amo avere a cena gli amici, cucinare».

Che tipo di nonna è?
«Vizio le mie nipoti a più non posso. Le bambine mi si buttano addosso, mi salgono sulla schiena mentre sto in ginocchio sul tappeto e devo impersonare il dromedario o l’elefante imbizzarrito».

[…] Calca i palcoscenici da cinquant’anni, era poco più di una bambina.
«È l’unico mestiere che ho sempre sognato di fare, a parte quello di mamma».

I provini più tosti della sua carriera?
«Quelli di oggi, perché non sono mai stata brava ad affrontarli. Ne ho fatto un altro col regista Paolo Sorrentino (dopo quello passato per il ruolo di Viola nel film “La grande bellezza”, ndr). Ma farli mi imbarazza».

Sulla scacchiera di “Don Matteo” si gioca la partita delle indagini. Ma nel gioco a scacchi della vita, che ruolo vorrebbe?
«Sono una madre, una vedova, dirigo un teatro, mi assumo le mie responsabilità. Mi sta bene la Regina? Però nel gioco a scacchi l’obiettivo è distruggere l’avversario e questa cosa non mi garba. Io sono abituata a costruire e a unire, quindi sulla scacchiera non ci salirei».

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