Loretta Goggi: “Complessi? Li avevo e li ho ancora, soprattutto uno. Sono pentita di un solo ‘no'”. Loretta Goggi, i complessi, i ‘no’, il marito è tanto altro, la cantante e conduttrice ripercorre le tappe più significative della sua vita in una intervista a ‘Il Messaggero’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Come se l’è passata negli ultimi anni?
«Bene. Mi sono guardata dentro. Un po’ ho lavorato e un po’ ho fatto pizze e dolci. Un po’ troppo. Sono ingrassata».
Stefano Coletta, però, direttore Intrattenimento Prime Time e responsabile ad interim di Rai1, pochi giorni fa le ha nuovamente offerto di fare un programma in prima serata.
«È vero, forse perché così le rughe si vedono di meno… Scherzo, sono onorata. Lui è molto propositivo, e credo sia anche sincero. Però io cose celebrative non voglio farne. Ho già detto di no a queste serate sul filo della memoria».
[…] Di fare qualcosa simile a un talk se la sentirebbe?
«Non lo so, sono sincera. Ultimamente tornare a recitare mi ha dato tante soddisfazioni, anche se con il varietà guadagnerei molti più soldi. La tv, però, è molto cambiata. Difficile fare un programma dove il talento sia più importante di tutto il resto».
Loretta Goggi: “Complessi? Mio marito me lo diceva sempre”
[…] Suo marito le diceva spesso che doveva liberarsi dai complessi: quali?
«Li avevo e li ho ancora: non mi sono mai sentita bella, interessante, misteriosa… Mai stata una che attira gli uomini, sono più da pacca sulla spalla. Anche il nome, diceva Gianni facendomi tanto ridere, non ti chiami Lorona, ma Loretta».
È stata la prima in tante cose: a condurre Sanremo, a guidare un varietà da sola, a lasciare la Rai per Canale 5, a imitare… Una vita così, iniziata a 10 anni, ha fatto in tempo a sognarla?
«No. Io a quell’età ho iniziato a vivere in un sogno: ero sempre in costume, come a Carnevale. E tutti mi coccolavano. Durò poco, però. A 16 anni, magra come un chiodo, piatta, non ero né bimba né donna e andavano fortissimo ragazze come Ornella Muti, Agostina Belli… Pensai fosse finita. Poi nel 68 Anton Giulio Majano cercava una come me per La freccia nera e tutto cambiò».
Che c’è voluto per arrivare fin qui?
«Un mix di talento, fortuna e incoscienza. I miei non hanno mai deciso per me, ho sempre fatto tutto da sola. Mio padre (Giulio Goggi, dipendente della Camera, ndr) desiderava che io cantassi, era un appassionato di musica, ma dopo gli sceneggiati non pensava che durasse. Però mi ha sempre dato fiducia».
[…] Quanti no ha detto?
«Tantissimi. Una Domenica In nel 1985, un secondo e terzo Sanremo da conduttrice nel 1986 e 1987, Ok, il prezzo è giusto! nel 2000, la candidatura con il Partito Radicale di Pannella. Prima di Cicciolina ovviamente».
Li ha pagati?
«Un po’. Un dirigente Rai disse in giro che avevo un carattere difficile».
Loretta Goggi: “Complessi? Li avevo e li ho ancora”
[…] Mai pentita?
«Sì. Del no a Bibi Ballandi quando propose di occuparsi di me con un accordo simile a quello di Lucio Dalla e Gianni Morandi».
Perché dopo il clamoroso successo di Maledetta primavera nel 1981 non fece tour né altro?
«Mi offrivano di fare solo le piazze e io non volevo saperne. Con mia sorella Daniela avevo ricordi pazzeschi: ci facevamo un mazzo così per ballare, cantare e imitare e il pubblico come ci vedeva: A bbbone…».
E poi dieci anni dopo smise di fare dischi: perché?
«Nel 1991 avevo un album pronto che non uscì nel momento giusto, quando conducevo Festa di compleanno su Telemontecarlo. Io in tv cantavo quelle canzoni e il disco non c’era nei negozi. Smisi in polemica con la casa discografica».
La sua erede?
«Paola Cortellesi, anche se lei ha fatto scelte più elitarie delle mie. E anche Virginia Raffaele».
[…] Quando è morto suo marito com’ è stato per lei?
«Traumatico. Niente aveva più senso. Ho avuto problemi con la tiroide, sono ingrassata, ciondolavo per casa depressa. Mi hanno aiutato la fede e mia sorella che mi ha trascinato in Argentina per un viaggio. Lì sono tornata a vivere».
Senza di lui non è piu andata in mare con la barca?
«Sì. Era la nostra passione. L’ho venduta. Non me la sono più sentita».
Se l’agenzia per donne sole di una certa età esistesse davvero, si iscriverebbe?
«No, mai. Mio marito è dentro di me. Con lui ho vissuto 32 anni meravigliosi. Non cerco altro».
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