“Morite terroni calabresi”, il solito razzismo al Nord che ora chiede tutela al Ministro. Un tifoso del Vicenza lancia epiteti razzisti contro i rivali del Cosenza e, udite udite, anziché limitarsi a condannare il gesto e vergognarsi dei suoi concittadini, un esponente politico chiede tutela per i tifosi in vista del match di ritorno tra le due squadre. Insomma, a pochi chilometri dove è stato esposto lo striscione-invito per russi e ucraini di bombardare Napoli, ecco l’ennesima chicca confezionata e ‘istituzionalizzata’ a quelle coordinate. Ma andiamo per gradi.
Lo scorso giovedì, 12 maggio, si è giocata la gara di andata dei play out per rimanere in serie B tra il Lanerossi e il Cosenza. Il match è finito 1-0 per i veneti e ora si dovrà disputare la gara di un ritorno in programma il 20 maggio allo stadio Marulla di Cosenza. Ebbene, per festeggiare la vittoria di misura, tra l’altro realizzata da Christian Maggio che a Napoli ha vissuto un’eternità e ha speso sempre belle parole, uno pseudotifoso ha pensato bene di immortalare le sue cretinate razziste in un filmato.
Il video è stato registrato allo stadio Menti e alcuni spezzoni sono stati poi montati e postati sui social, prima di essere rimosso perché il nostro eroe poi ci ha ‘ripensato’. A denunciare il video è stato Maximiliano Granata, presidente dell’associazione Legalità democratica, sul suo blog. Nel filmato il nostro eroe padano si lascia andare a pesanti insulti razzisti: «Morite Terroni», «ricacciamoli in Africa», «scimmie calabresi, bomba in Calabria», «la Calabria è mafia».
Frasi che, ovviamente e giustamente, hanno provocato l’indignazione del governatore calabrese Roberto Occhiuto. «Ho visto il video dello pseudotifoso del Vicenza che insulta Cosenza, la Calabria, e i calabresi. Mi sembra palese che si tratti di un cretino. Ma questo non rende meno gravi le sue deliranti affermazioni. Che venga identificato e punito con strumenti adeguati: Daspo e codice penale», ha scritto su Twitter, chiedendo che il giovane sia anche «punito penalmente».
“Morite terroni calabresi”, il solito razzismo al Nord va in scena a Vicenza
E fin qui niente di nuovo oltre la solita vergogna che ascoltiamo ogni settimana negli stadi a Nord di Napoli. Il fatto diventa curioso e inedito se ci aggiungiamo una chicca particolare: il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin ha presentato un’interrogazione al ministro Lamorgese, per fare in modo che a Cosenza sia garantito l’ordine pubblico e la sicurezza dei tifosi.
Insomma, dopo il solito copione di condanna e presa di distanze che arrivano quasi sempre dopo queste razzate, Zanettin ha chiesto tutela per i tifosi. Per la serie: ‘da noi c’è qualche imbecille, ma voi siete tutti cattivi e adesso c’è la farete pagare…
La ‘genialata’ di Zanettin non è piaciuta al sindaco di Cosenza Franz Caruso. «Il grado di civiltà di Cosenza non si discute, una città da sempre distintasi per accoglienza, tolleranza e inclusività, caratteristiche queste che non mi pare siano altrettanto presenti in alcune frange della tifoseria vicentina».
E purtroppo non finisce qui. Perché la dove la deputata del Movimento Cinquestelle, Anna Laura Orrico, parla apertamente di caso politico sostenendo che ci siano «ingiustizie sportive e disparità di trattamento a favore di chi ha un Pil più elevato». Il sindaco di Vicenza gonfia il petto e sfodera il solo celodurismo padano, affermando che se nella provincia vicentina il Pil è alto, «significa che i vicentini sono grandi lavoratori». Un dettaglio che ci ricordano un giorno si è l’altro anche, dimenticando però di aggiungere che i numeri (non ridicole percentuali) sull’evasione fiscale da quelle parti, sono spaventosi.
Carmine Gallucci
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