Tess Masazza: “Successo? Devo tutto a una frase di mia mamma. Così nascono le mie gag”. Tess Masazza sul successo e non solo, la giornalista e attrice si racconta partendo dell’episodio grazie al quale è iniziato tutto in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Sul web sei un fenomeno ma anche a teatro stai esplodendo… Te l’aspettavi?
«Sicuramente no ma lo speravo con tutto il cuore. Sin da piccola ho studiato recitazione e ho sempre sognato il palcoscenico. La verità è che non avrei mai e poi mai pensato di poter portare uno spettacolo tutto mio. Ma bisogna fare un passo indietro: io non mi sarei mai aspettata che “Insopportabilmente donna”, proposto sul web, diventasse virale. In questi otto anni il personaggio delle mie gag è cresciuto, è cambiato ed è arrivato a teatro. Non solo tra i followers ma tra la gente, in un contesto dal vivo».
E a pensare che devi tutto a tua madre. Vero?
«(Sorride) E’ verissimo. All’epoca io facevo la giornalista, mi occupavo del web e da tempo accarezzavo l’idea di poter inventarmi qualcosa in questo mondo. Cominciai a realizzare il blog “Melodramachic”, un concentrato di gag sull’universo femminile declinato in chiave ironica. Volevo girare un video per promuovere il blog ma non trovavo la chiave giusta. Un giorno mia madre con la quale spesso discutevo, mi disse nel suo bel francese: “Sei talmente insopportabile che vorrei filmarti così ti vedi e puoi rendertene conto. Vedrai che mi darai ragione”. Mi bloccai esclamando: “Ma è un’idea pazzesca! Grazie mamma”».
Cosa ama delle donne?
«La sensibilità spiccata e il piglio positivo verso la vita».
E cosa proprio non sopporti?
«Posso dire quello che non sopporto di me: che se devo fare una cosa, all’inizio mi faccio troppe paranoie».
Tess Masazza: “Successo? Devo tutto a una frase di mia mamma”
L’ironia l’hai ereditata da tua madre?
«E’ sempre stata dentro di me ma credo che una buona dose me l’abbia trasmessa proprio mia madre. Ironia e autoironia sono il suo marchio. Poi lei è una persona sempre ottimista, riesce a meravigliarsi. E’ una donna molto attiva. Io sono un po’ più ansiosa e paranoica. La adoro perché lei è quella che, per prima, ride di più quando le racconto ciò che mi succede. Davanti alle storie più bizzarre che mi sono capitate e che a me hanno infastidito, lei ride fino alle lacrime. E non si ferma neanche quando le dico: “Mamma smettila. E’ stata una giornata infernale per me…».
“Insopportabilmente Donna” è la sua ossessione per il gentil sesso. Come nascono i suoi sketch?
«Parto o da situazioni che ho vissuto in prima persona o da episodi che sono capitati alle mie amiche. Nel mio video “le donne in macchina” ci metto tutto quello che è successo a me e tutto ciò che vedo e che mi viene raccontato. E’ un racconto molto spontaneo, di pancia. Quando lo stesso argomento diventa oggetto di un testo teatrale o di un capitolo del mio primo romanzo (intitolato “Insopportabilmente Donna”), scrivo tutto come se stessi girando un film nella mia testa, arricchendo il racconto con tanti dettagli».
[…] Dì la verità: i tuoi amici, i tuoi parenti ogni volta che parlano con te, sanno che ciò che dicono potrebbe essere usato per qualche tua gag…
«Le cose intime, i segreti no ma le situazioni assurde e divertenti di cui sono protagonisti potrebbero diventare oggetto dei miei sketch».
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