Scartato dai carabinieri perché obeso, i giudici gli danno ragione: Tar annulla giudizio inidoneità. I fatti risalgono a novembre del 2019, quando un ragazzo siciliano di 19 anni ha visto sfumare il suo sogno di diventare un carabiniere perché a margine del concorso per entrare nell’Arma fu scartato perché in sovrappeso. Ma dopo due anni e mezzo di battaglie legali, è riuscito a convincere i giudici: non c’era alcun impedimento valido che giustificasse l’estromissione dal concorso.
Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha annullato il giudizio di inidoneità del 19enne. I suoi legali avevano inoltrato un ricorso giurisdizionale contro il ministero della Difesa e il comando generale dei carabinieri. L’obiettivo, alla fine raggiunto, era quello di impugnare il provvedimento con cui il giovane era stato escluso dal concorso per l’arruolamento e cambiarlo.
Scartato dai carabinieri perché obeso, Tar Lazio annulla giudizio inidoneità
Gli avvocati del ragazzo sono riusciti a produrre le certificazioni sanitarie necessarie per attestare la piena sussistenza dei requisiti per l’arruolamento del loro assistito. A quel punto, il Tar ha potuto disporre una verifica, in contraddittorio tra le parti, incaricando la direzione centrale di sanità del ministero dell’ Interno.
Al termine del controllo, in particolare dopo il test bio-impedenziometrico, è emersa una verità differente. Dalla misura della composizione corporea in vivo, soprattutto della massa muscolare e della massa grassa, la commissione sanitaria ha infatti attribuito al giovane candidato un profilo sanitario perfettamente compatibile con l’iter concorsuale.
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