Cannavacciuolo: “Ristoranti? Un aspetto è più importante di tutti. E due dettagli li rendono un incubo”. I consigli di Antonino Cannavacciuolo sui ristoranti, lo chef napoletano rivela quali sono gli aspetti che rendono un locale un incubo e viceversa in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Chef, come deve presentarsi un ristorante?
«La prima cosa a cui fare attenzione è l’ambiente che ti accoglie. Non importa che ci siano arredamenti sfarzosi, ma sono necessari ordine e pulizia. Basta che si respiri aria di casa e un buon odore di cibo per fare sentire il cliente subito a proprio agio».
Cannavacciuolo: “Ristoranti? Un aspetto è più importante di tutti”
Che cosa rende un locale da… incubo?
«Nella mia esperienza ho notato che l’errore più grande è quello di trasformare il lavoro quotidiano in un lavoro settimanale. Rimandare quello che occorre fare ogni giorno è uno dei motivi per cui alla lunga le cose non girano più come dovrebbero. Bisogna alzarsi la mattina con la voglia di fare il proprio lavoro».
Qual è il segreto di una buona proposta gastronomica?
«La prima cosa importante è che i piatti siano legati alla stagionalità delle materie prime, ma anche al luogo. Abbiamo la fortuna di vivere in un Paese che ha una natura meravigliosa dove si trovano prodotti tipici. Ogni ingrediente è utile, dobbiamo togliere solo quelli che coprono gli altri sapori, tipo la panna. Per il resto non ci sono veti, ma solo l’estro e la voglia di fare un piatto speciale, che possa stupire per la semplicità e la particolarità.
Il servizio quanto conta?
«Direi che è alla base di tutto, il biglietto da visita di un ristorante. Il sorriso, la cordialità, la capacità di cogliere esigenze e gusti spingono il cliente ad affezionarsi e a ritornare».
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