Nancy Brilli: “Tradimento Fossati? L’abbiamo fatto per due motivi. Nessuna chiamata? In Rai hanno gusti loro”. Nancy Brilli sul tradimento Fossati e non solo, l’attrice romana, 58 anni, si racconta parlando, tra le altre cose, dei suoi grandi amori rivelando alcuni retroscena in una intervista a ‘Il Corriere della Sera’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
[…] Instagram…
«Ma ho fatto un corso, volevo capire come vengo recepita. Al di là del brava e come ti mantieni bene, tutti mi parlano di umanità. La gente ha bisogno di essere ascoltata, c’è voglia di condividere anche cose banali. I corteggiatori? Sì ci sono ma quelli via, scialla, non rispondo. C’è un nutrito gruppo di feticisti dei miei piedi. Porto il 36. Mi mandano in continuazione scarpe strane, smaltate, uno mi ha regalato una cavigliera di diamanti. Gwyneth Paltrow ha prodotto una candela col profumo della sua patatina. Parliamo di un premio Oscar. Io, col piede, potrei aprire una piccola industria del piede».
Nancy Brilli: “Nessuna chiamata? In Rai hanno gusti loro”
Perché non le hanno più proposto film?
«Perché alcune dirigenze Rai hanno avuto i loro gusti, lì funziona così. La cosa particolare è che per tutto questo tempo mi è stato riconosciuto il ruolo di star, come cachet di ospite nelle prime serate. Non mi è stato negato il ruolo, però non mi arrivavano proposte. L’ex capo della Rai preposta a decidere era una donna: mi disse, le vere femmine non sono più le ragazze degli Anni 90. Cosa vuol dire? Io sono un’attrice che recita. Non c’è cosa peggiore delle donne di potere che imitano gli uomini peggiori».
[…] Perché non s’è fatta avanti con i registi?
«Sorrentino fa come gli pare, ma tranne i fuoriclasse, sono le dirigenze a decidere i cast. Pensai che dovessi smettere questo mestiere, l’ho iniziato così presto, a 19 anni con Garinei al Sistina, è qualcosa che mi definisce come identità. Mi chiesi dove avessi sbagliato. Sono combattiva, ho recuperato energie ed eccomi in pista».
Brutti incontri sul sofà dei produttori?
«Ce n’è stato uno, con un produttore corpulento che non c’è più e non aveva rivali all’epoca. Una cosa becera, pesante, schifosa. Avevo un contratto di tre anni. Ho pagato caro il mio rifiuto, per molto tempo non ho lavorato. E non potevo farci niente. Non esisteva il Me Too».
Nancy Brilli: “Tradimento Fossati? L’abbiamo fatto per due motivi”
[…] Premesso che è ancora bellissima: la mascella riattaccata, il naso rotto due volte, un’anca piena di chiodi…
«Eh, ne mancano tante… Mancano le forbici per sistemarmi i capelli dimenticate e finite in una chiappa, una vertebra ruotata, una congiuntivite gigantesca che ha creato una bolla di siero in un occhio, un dito del piede rotto. E un brutto Covid. E sapesse quanto mi ha rotto le scatole la dirigenza Rai di cui sopra, siccome ero stata con un chirurgo plastico, era convinta che io fossi una specie di robot siliconato. Lei diceva di cercare donne vere. Discorsi di una bassezza…».
Lei ha avuto quattro grandi amori.
«Massimo Ghini, il mio primo marito, simpatico, genuino, farfallone, giocherellone; il secondo marito è stato Manfredi, piuttosto assente, comunque una persona perbene. E poi ha un sedere bellissimo. Evidentemente ci voleva l’ormone Manfredi per fare un figlio (Francesco, 22 anni appena compiuti), con una donna a cui avevano sempre detto che non poteva rimanere incinta. Con Roy De Vita per anni abbiamo costruito una famiglia, che di fatto sopravvive nei nostri figli: Francesco, Andrea che è figlio di Roy e Matteo, uno dei figli di Luca. Sono cresciuti insieme, si vedono sempre. Roy ama cose che io non amo, i salotti, frequentare… Quando i gusti di vita sono così diversi è difficile andare avanti. Prima di lui c’è stato un cantautore».
Ivano Fossati.
«Qualità di vita altissima di pensiero, un amore che si è cannibalizzato. Ci sono stati tradimenti. Mi ha tradita perché mi voleva sempre con lui, e io l’ho tradito per ripicca. Ci siamo infilati in un buco nero che ha portato tristezza e un gran male a tutti e due. I tradimenti non li sopporto nemmeno nell’amicizia. Quando hai la mia fiducia, è totale; è come l’onestà: o sei onesto o non lo sei».
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