Scotti e Manzini: “A Striscia ormai coppia di fatto. Lei ha soprattutto un talento…”. Gerry Scotti e Manzini a Striscia la notizia, il duo si ricompone per la terza volta dietro al bancone del TG satirico di Canale 5, ne parlano in una intervista a ‘Tv Sorrisi e Canzoni’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.
Non c’è due senza tre. Ormai siete una coppia di fatto a “Striscia”.
Francesca: «Eh sì, abbiamo fatto tutto senza bisogno del Senato e della Camera. Abbiamo anticipato il “Mattarella ter”».
Gerry: «Bella risposta, “Manzini ter”, non ci avevo pensato. Il primo anno è stata un’esordiente, il secondo sentiva la responsabilità del compito, quest’anno è diventata di ruolo e ora chi se la leva più di torno? L’avrò addosso come una Manzini!».
Infatti. La Manzini sta facendo strada?
Francesca: «Spero di poter disegnare queste “strisce” pedonali ancora per tanti anni. Ne ho bisogno, voglia ed è il mio sfogo».
Gerry: «Sì, la ragazza è brava, ha doti e talento. Lei è il classico esempio che anche una bella ragazza può fare ridere. Sono felice che sia avvenuto sotto ai miei occhi. Lei è carina, mi ascolta molto, se ha dubbi mi chiede e questo ha facilitato molto il percorso della nostra collaborazione».
Francesca, quali consigli ha chiesto a Gerry?
Francesca: «Più che altro gli chiedo scusa! Se sbaglio un lancio mi corregge con dolcezza, mai con fastidio. Gerry è un maestro».
Maestro, cos’ha insegnato alla sua allieva?
Gerry: «Di non esagerare, non ha bisogno di strafare. È molto fisica e presente, invece basta una piccola sottolineatura per far ridere».
Scotti e Manzini: “A Striscia ormai coppia di fatto…”
Qual è l’ingrediente segreto che fa funzionare la vostra coppia?
Gerry: «Antonio Ricci da anni si cimenta nella ricerca quasi maniacale delle varie coppie. Quelle che si formano devono avere una sintonia e una complicità che non si può pianificare a tavolino né scrivere sul copione. Se non c’è chimica è quasi impossibile da creare».
Francesca: «Siamo come quelle coppie consolidate che vivono lontane, ma quando si vedono è come se fosse la prima volta. Siamo due persone che si stimano tantissimo, c’è grande affetto e professionalità».
Livello d’ansia prima che riparta “Striscia”?
Francesca: «Sono grata a Ricci ma ho un’ansia tremenda: mangio, sono nervosa e sto per far diventare illegale la camomilla per quanta ne sto usando. Sto anche facendo psicoterapia. Ho iniziato ad andarci perché soffrivo di ansia generalizzata e mi sono detta che dovevo trovare la calma, la pazienza e la misura».
Gerry: «A me invece tocca l’ansia della Manzini! Ha questa dose di agitazione che forse “l’è il suo bello”. Io invece ho sempre una sana adrenalina perché gli autori e Ricci ti cambiano tutto il copione dieci minuti prima della diretta».
Vi siete confrontati in questi giorni o lasciate tutto all’improvvisazione?
Francesca: «Lasceremo al caso. Più propongo idee agli autori, più mi dicono di lasciare stare. Quest’anno non manderò niente e le mie battute le dirò direttamente in puntata. Tornerò poi con personaggi nuovi: Loredana Bertè, e sto studiando Silvia Toffanin».
Gerry: «Ha imparato! La risposta alle sue richieste è: “Manzini, non rompere!”. Poi però vengono accettate anche perché è testarda. Le facciamo pagare la gavetta».
[…] Dopo un mese insieme cosa vi mancherà l’uno dell’altro?
Francesca: «Intanto la sua tranquillità, la sua accoglienza e anche il suo provocarmi. Mi fa partire delle “ridarole” che non finisco più!».
Gerry: «A modo suo è chiassosa, ma in una maniera piacevole. Quindi quando finisce il periodo con lei senti un senso di vuoto, soprattutto sonoro, non hai più la sua risata, le sue voci e sottolineature».
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