Paura panic selling in Russia, lunghe code ai bancomat per ritirare contante: c’è un timore. Il rublo subisce un vero e proprio tracollo passando dal tasso di cambio fissato intorno a 104 sul dollaro di venerdì, a una chiusura di 83 di ieri. A pesare sulla discesa della moneta russa, sono le sanzioni internazionali. E così in Russia si registrano lunghe code agli sportelli dei bancomat, in cerca di rubli ma soprattutto di dollari, sempre più difficili da trovare.
A riportare la notizia è ‘Il Sole 24 ore’, secondo cui, nelle ultime ore le file sono cresciute ancora, soprattutto a causa della minaccia di esclusione di alcune banche russe dal sistema di pagamenti internazionali Swift.
«Sono stato in coda per un’ora, ma la valuta straniera è sparita ovunque, solo rubli», ha detto all’agenzia Bloomberg Vladimir, un programmatore di 28 anni, mentre aspettava in una lunga fila a un bancomat in un centro commerciale di Mosca. «Mi sono mosso tardi perché non pensavo che tutto questo potesse accadere. Sono sotto shock».
Paura panic selling in Russia
Il timore diffuso è che oggi, lunedì 28 febbraio, la valuta russa crolli sui mercati, scatenando un «panic selling» (una massiccia vendita di strumenti finanziari dovuta al timore, da parte degli investitori, di imminenti ribassi dei titoli posseduti) di cui sono visti i primi accenni nella settimana appena trascorsa.
Molti cittadini temono di non poter più usare i circuiti internazionali delle carte di credito per i pagamenti quotidiani e quindi è scattata la corsa al contante. La Banca centrale russa ha cercato di tranquillizzare i cittadini, ma la corsa ai bancomat non si è fermata nonostante queste rassicurazioni.
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