Bologna, feti e resti umani in 40 barili nel capannone: l’agghiacciante ritrovamento. È successo lo scorso mercoledì, 16 febbraio, quando un ragazzo di origine sinti che solitamente raccoglie ferro con il suo camioncino, ha fatto la macabra scoperta in una delle aziende della zona industriale di Granarolo (Bologna). Il giovane era stato incaricato dal titolare di una società che si occupa di svuotare cantine e magazzini di portare via dei fusti, col compito di “smaltirli da qualche parte”.
Ma quando il giovane si è insospettito e ha guardato in uno dei fusti, ha visto galleggiare un feto nel liquido sporco. A quel punto ha chiamato la polizia, perché anche gli altri barili contenevano feti e qualcuno anche resti umani. Il tutto in una quarantina di fusti gialli. Sul posto è arrivata la polizia Scientifica e i vigili del fuoco del Nucleo Nbcr, quelli specializzati anche sul rischio batteriologico.
Bologna, feti e resti umani in 40 barili nel capannone
A riportare la notizia è ‘Il Resto del Carlino’, secondo cui sulla vicenda sta indagando la Squadra mobile della polizia, coordinata dalla Procura. L’obiettivo delle indagini è innanzitutto quello di capire come mai quei fusti fossero lì, chi li avesse portati in un deposito di immondizia e ferri vecchi come fossero dei rifiuti normali.
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