Scoperto legame tra alimentazione e accoppiamento: si trova soprattutto in un tipo di cibo. Era già noto il legame tra alimentazione e accoppiamento negli esseri umani. Da sempre si parla infatti di cibo afrodisiaco attribuito ad alimenti il più delle volte naturali, come frutta o pesce. Ebbene, lo stesso legame esiste anche negli animali. È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Nature.
I moscerini della frutta, ad esempio, dopo un pasto hanno una molecola rilasciata dall’intestino che sposta la loro attenzione dal mangiare all’accoppiamento. A scoprirlo sono stati i ricercatori dell’Università della California di San Diego. Stando ai risultati della ricerca, il cibo ricco di proteine innesca il rilascio dell’ormone diuretico 31, o “Dh31”, una molecola di segnalazione che è rilasciata dal tratto gastrointestinale della mosca.
La loro identificazione del Dh31, un neuropeptide considerato un tipo di messaggero chimico, apre le porte all’area in gran parte inesplorata della comunicazione intestino-cervello. Ne ha parlato Jing Wang, professore di Neurobiologia presso la Divisione di Scienze Biologiche della UC San Diego e autore dello studio.
“Abbiamo trovato il passaggio dall’alimentazione all’accoppiamento e siamo rimasti molto sorpresi dal fatto che una singola molecola avrebbe avuto un’influenza così profonda sulle decisioni comportamentali. Il nostro studio fornisce una spiegazione meccanicistica di come il neuropeptide Dh31 agisce sul cervello per cambiare la spinta motivazionale di due comportamenti evolutivamente critici”, ha detto Wang.
Scoperto legame tra alimentazione e accoppiamento: lo studio
Nell’esaminare la questione di come gli animali cambiano da un comportamento incentrato sull’alimentazione, a una mentalità di accoppiamento, i ricercatori dell’UC San Diego e i loro colleghi dell’UC Santa Cruz hanno utilizzato diversi metodi per arrivare alla scoperta della molecola Dh31, tra cui genetica, microscopia a tre fotoni e fluorescenza imaging.
Per confermare la loro scoperta, i ricercatori hanno eseguito esperimenti genetici in cui Dh31 è stato eliminato dai moscerini della frutta. In questi casi, le mosche hanno continuato a nutrirsi e hanno tenuto a bada il comportamento di accoppiamento. In altri esperimenti hanno attivato Dh31 e hanno scoperto che le mosche si sono rapidamente lanciate in corteggiamento.
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