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Spettacolo

Giusy Ferreri: “Terzultima a Sanremo? Io né furba né ruffiana. Dalla prima serata ho capito subito”

Giusy Ferreri: “Terzultima a Sanremo? Io né furba né ruffiana. Dalla prima serata ho capito subito”. Giusy Ferreri terzultima a Sanremo, la cantante parla, tra le altre cose, del piazzamento nell’ultima edizione della kermesse musicale in una intervista a ‘Il Fatto quotidiano’. Ve ne proponiamo alcuni passaggi.

Delusa dal 23esimo posto al Festival di Sanremo?
“Sì. Dopo la classifica della prima serata ho capito che avrei avuto molta difficoltà a risalire, il nuovo sistema di votazione non lasciava altra speranza per chi, come me, è stata collocata in fondo”.

Perché hai scelto proprio “Miele”, tra le canzoni del tuo disco?
“Certo, avrei potuto portare anche la canzone più bella dell’album, ma ‘Miele’ la ritengo una chicca. È stata scelta per propormi con qualcosa di diverso. Tutte le volte che penso al palco di Sanremo mi piace arrivarci con una canzone che presenti un progetto discografico intero. C’è da dire che io parto sempre prevenuta per Sanremo, qualsiasi partecipazione io abbia fatto non mi ha vista uscire con chissà quale piazzamento importante in classifica, a parte l’aspetto della visibilità”.

Per quale motivo ti proponi?
“Parto sempre con l’idea di rischiare e non lo vivo mai in maniera furba o da ruffiana con il brano perfetto per il palco di Sanremo. Io arrivo lì e voglio spiazzare. È successo nel 2011 con il rock di ‘Il mare immenso’ eppure avevo pubblicato singoli da ‘Non ti scordar mai di me’ e ‘Novembre’. Nel 2014 ho presentato due brani diversi ‘L’amore possiede il bene’ e ‘Ti porto a cena con me’, è passata quest’ultima. Una canzone raffinata e dolce. Nel 2017 ho portato ‘Fa talmente male’ un brano molto pop e potente. Insomma non ho mai proposto la stessa versione di me stessa. ‘Miele’ nella versione radiofonica-disco è molto più orecchiabile, mi affascinava l’idea di proporla in versione orchestrale e in una versione più lunga. Mai avuto grandi aspettative comunque per quest’anno”.

Giusy Ferreri: “Terzultima a Sanremo? Io né furba né ruffiana”

Nell’unico brano che firmi nel disco, “Ricordo”, canti di “questo secolo che è così troppo veloce per noi, si corre e si cerca”. Cosa?
“Il lockdown ha posto un freno a quella che era una situazione che stava andando verso una direzione allucinante. Dopo il lockdown si sta prendendo di nuovo confidenza con quei ritmi ma stiamo facendo molta fatica a riprenderci e a riadattarci”.

Secondo te perché?
“Gli ultimi due anni hanno tenuto in sospeso una situazione che ci stava sfuggendo di mano e mi riferisco al fatto che tutto attorno a noi si muove velocemente, lo vediamo continuamente anche con i social che in qualsiasi momento e ora ci rende vicini, anche se in maniera virtuale. C’è stato un ridimensionamento della forma spazio-tempo importante, facendoci perdere un po’ a realtà”.

Cosa ti dà fastidio?
“Vedo molti postare sui social momenti di quotidianità 4-5 volte al giorno. Ognuno sembra voglia farsi conoscere a tutti i costi. Io sono l’opposto. Ricordo quando mio padre mi regalò il telefonino a 19 anni che, tra l’altro, non volevo. Era una violazione della mia libertà, non potevo più nascondermi (ride, ndr)”.

“Sono la stessa persona di sempre, ma tu mi fai sentire nuova” dal tuo brano “Federico Fellini”. Tuo marito Andrea come ha reagito a questa frase?
“Sono sempre stata amante della solitudine, ma Andrea in questi tanti anni assieme mi ha accompagnata in un percorso evolutivo e sentimentale importante. Quando abbiamo girato la boa dei dieci anni assieme abbiamo pensato ad un figlio. Così è nata Beatrice che ha fatto svoltare il nostro rapporto verso nuove sensazioni. Il ruolo di mamma per me era del tutto nuovo e mi spaventava, non mi sentivo matura abbastanza. Per me è stata davvero una scoperta aver messo al mondo la mia bimba”.

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