I livelli di grasso corporeo incidono sul declino cognitivo, la scoperta arriva da uno studio della McMaster University pubblicato su JAMA Network Open. Secondo i ricercatori i livelli più elevati di grasso corporeo sono un fattore di rischio per il declino cognitivo, una velocità di elaborazione del pensiero più lenta e problemi di memoria.
Anche dopo che il team di ricerca ha tenuto conto dei fattori di rischio cardiovascolare, come il diabete o l’ipertensione, e delle lesioni cerebrali vascolari, il risultato non è cambiato. È infatti emersa una correlazione innegabile tra grasso corporeo e punteggi cognitivi inferiori. Ciò indica fortemente che esistono percorsi aggiuntivi, ma ancora poco chiari, che collegano l’accumulo eccessivo di grasso al declino cognitivo.
Nello studio sono stati analizzati i livelli di grasso corporeo totale tramite l’analisi dell’impedenza bioelettrica a poco più di 9.000 partecipanti. Di questi, 6.733 sono stati poi sottoposti a una risonanza magnetica per valutare sia il grasso addominale accumulato attorno agli organi (grasso viscerale), sia eventuali lesioni cerebrali vascolari (regioni del cervello ostacolate dalla mancanza di un adeguato flusso sanguigno).
L’età dei volontari variava da 30 a 75 anni, con un’età media di 58 anni. Poco più della metà del gruppo (56%) erano donne e tutti i partecipanti provenivano dalla Polonia o dal Canada. Lo spiega Sonia Anand, autrice principale dello studio e professoressa di medicina della Michael G. DeGroote School of Medicine della McMaster University.
Livelli di grasso corporeo incidono sul declino cognitivo
Secondo la specialista in medicina vascolare presso Hamilton Health Scienze (HHS), «i nostri risultati suggeriscono che le strategie per prevenire o ridurre l’eccesso di grasso corporeo possono preservare la funzione cognitiva».
«L’effetto dell’aumento del grasso corporeo è persistito anche dopo aver aggiustato il suo effetto sull’aumento dei fattori di rischio cardiovascolare come il diabete e l’ipertensione, nonché il danno vascolare cerebrale, che dovrebbe spingere i ricercatori a indagare su quali altri percorsi possono collegare il grasso in eccesso alla ridotta funzione cognitiva».
«Preservare la funzione cognitiva è uno dei modi migliori per prevenire la demenza in età avanzata. Questo studio suggerisce che uno dei modi in cui una buona alimentazione e un’attività fisica prevengono la demenza può essere il mantenimento di un peso sano e una percentuale di grasso corporeo bassa», spiega Eric Smith, neurologo, scienziato e professore associato di neuroscienze cliniche presso l’Università di Calgary.
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